Trama
Dal Monte Falterona a Bocca d’Arno: un libro per partire ed amare ancor di più la nostra terra. E chi meglio di un cicloviaggiatore esperto può invitarci alla (ri)scoperta di una Toscana ignota ai suoi stessi abitanti?
Una ricchezza di luoghi sorprendenti, un vero e proprio fiume di curiosità rivela al lettore, lungo il percorso della Ciclovia dell’Arno, un territorio incantato che aspetta solo di essere assaporato con lentezza nelle sue particolarità geografiche, storiche ma anche culinarie.
I personaggi
Una galassia di comparse – personaggi pubblici o storici come Leonardo da Vinci e Benigni ma anche persone comuni incontrate nel tragitto dalla sorgente al mare – accompagna l’autore con battute, testimonianze, citazioni. Il volume ci regala inoltre notizie positive sulla nostra regione che ci piacerebbe trovare più spesso anche sui giornali o in televisione, come ad esempio il progetto di recupero del mucco pisano presso il Centro Avanzi di San Piero a Grado.
È stato bello riconoscere tra le righe di questo libro un membro della nostra sezione soci: Patrizia, abile creatrice e animatrice di marionette e burattini, che “entra in scena” all’arrivo dell’autore a Marina.
Tra la miriade di personaggi che abitano questo meraviglioso diario di viaggio, merita una nota Heinz Stücke, ottuagenario che pedala per il mondo dal 1962 e non si è ancora fermato.
La citazione degna di nota
Se la bicicletta è la nostra “isola del tesoro”, un viaggio a pedali è un sogno dove l’immaginario diventa reale; una dimensione sospesa dove la salita provoca affanno e sudore e la discesa è uno scenario di libertà. […] Pedalare lungo il fiume, dalla sorgente alla foce, significa ascoltare storie, percepire il carattere e gli umori di una terra viva e coinvolgente, avvertire la dimensione orizzontale del viaggio e quella verticale dell’esperienza, sprofondare nel tempo e capire l’umanità che si alimenta di fiume. (pp.5-7)
Le prime pedalate sono uguali per tutti e sognare, come pedalare, non costa nulla. (p.130)
Le nostre riflessioni
Proponiamo di metterci sulla scia della bici di Enrico Caracciolo e di percorrere la Ciclovia dell’Arno, giacché è un progetto ormai quasi completamente realizzato.
Leggendo questo libro, i toscani autoctoni hanno scoperto tantissime curiosità sulla propria regione natia; chi di noi invece proviene da altre regioni, ha trovato un impagabile cicerone che, oltre a una profonda cultura umanistica, dimostra di avere conoscenze tecniche specifiche e competenze pratiche di uso e manutenzione della bicicletta.
Nel testo abbiamo apprezzato: la fluidità con cui vengono collegati aspetti geografici, storico-letterari e gastronomici; il rilievo dato alle attività umane e ai mestieri in una prospettiva di continuità tra passato, presente e futuro; l’abilità di cogliere tutti quegli aspetti caratteristici che hanno legato e legano la vita dei toscani all’Arno.
Tuttavia la sovrabbondanza di dettagli, informazioni e approfondimenti (frutto di un’accurata e senz’altro encomiabile ricerca bibliografica) rischia di appesantire la narrazione e di dare l’effetto di leggere una guida turistica più che un racconto di viaggio.
Lo consigliamo a...
Per chi ama andare in giro (in bicicletta ma non solo) e a tutti coloro che, toscani o meno, adorano la Toscana.
Le parole chiave del libro
Toscana
bicicletta
turismo sostenibile
lentezza