Trama
Amerigo ha sette anni e vive con la madre Antonietta in un quartiere popolare della città di Napoli: spesso non hanno di che mangiare, vivono di espedienti. Ma nel rione gira voce che i bambini poveri possono avere una speranza: vivere al Nord per qualche tempo. Amerigo verrà dunque accompagnato, insieme ad altri bambini, a prendere il treno che lo porterà verso una destinazione a lui sconosciuta, Modena, dove troverà una famiglia accogliente che lo farà sentire protetto e amato.
Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c’è altro modo per crescere.
La citazione degna di nota
Io pure sono ignorante, anche se dentro al vicolo mi chiamano Nobel perché so un sacco di cose, nonostante che a scuola non ci sono più voluto andare. Imparo in mezzo alla via: vado girando, sento le storie, mi faccio i fatti degli altri. Nessuno nasce imparato.
Le nostre riflessioni
Il romanzo parla di avvenimenti accaduti realmente in Italia, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. Viola Ardone, grazie ad un linguaggio molto particolare e da “vicolo di strada”, riesce ad esprimere meravigliosamente le vicissitudini che accadono al protagonista Amerigo.
Nonostante l’utilizzo di molte parole dialettali, le frasi scorrono in maniera semplice e la scrittura risulta piacevole grazie ad un dialogo molto serrato. L’autrice ha in pugno i propri personaggi e sa come farli esprimere verbalmente, senza incongruenze. Ogni personaggio, principale e secondario, si esprime secondo il proprio livello culturale e la propria condizione ambientale.
Un altro aspetto fondamentale della scrittura della Ardone è la capacità di esprimere sentimenti come la tenerezza e l’amore di una madre nei confronti del proprio figlio. Nonostante la madre possa sembrare una donna senza cuore si riesce a percepire, pagina dopo pagina, che tutti i sacrifici e le menzogne dette sono solo per dare un futuro migliore al figlio Amerigo.
In conclusione, è una storia che va letta per conoscere la Storia sotto tutti i punti di vista. Si potrebbe definire un romanzo di formazione che nelle scuole non dovrebbe mai mancare.
Lo consigliamo a...
A chi vuole conoscere una parte di storia mai raccontata.
A chi vuole comprendere il vero senso della dignità e della solidarietà.
A chi vede in un viaggio la metafora della vita.
Le parole chiave del libro
Speranza
infanzia
sogni
rimorso
amicizia
famiglia