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Il rosmarino non capisce l'inverno

Il rosmarino non capisce l’inverno

Autore Matteo Bussola

Casa editrice Einaudi, 2022

Pagine 160

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Poggibonsi

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Una donna che scopre l’amore in tarda età, una figlia che non riesce a perdonare sua madre, una giovane vedova che scrive al marito per rimarginare le sue ferite, un’adolescente che si innamora della sua amica del cuore…

Questo libro racconta brevi storie di donne comuni, potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi. Faticano eppure provano a resistere, come il rosmarino quando sfida il gelo dell’inverno e rinasce in primavera.

La citazione degna di nota

Quando deve soddisfare aspettative, aderire a immaginari, quando è troppo magra o troppo grassa o troppo giovane o troppo vecchia o troppo ignorata o troppo guardata e però mai, mai davvero vista?

Le nostre riflessioni

Già dall’introduzione l’autore chiarisce il suo desiderio di colmare con questo libro una distanza tra lui e le donne, da cui è quotidianamente circondato, come se la scrittura fosse il mezzo migliore per esplorare al meglio questo terreno per lui ancora inesplorato. Tentativo ben accetto dal momento che la storia della letteratura è piena di uomini che scrivono di donne, e spesso i risultati sono stati capolavori.

Nessuna lettrice pensa sia questo il caso, ma anche se non si tratta di un capolavoro di certo è un interessante tentativo. Bussola gioca con la struttura del romanzo, con un fil rouge che unisce le storie di queste donne, anche se a prima lettura possono sembrare tutte indipendenti tra loro. In realtà, se il lettore non si stanca di cercare subito una trama tradizionale che non troverà, si possono carpire quegli indizi lasciati proprio per far intendere le relazioni e i vari legami tra le protagoniste: un fiore di carta, una Punto bianca, una parola in francese, la presenza a un funerale…

Saranno troppe le storie intrecciate, o troppo brevi, oppure semplicemente i racconti troppo superficiali, con personaggi non ben definiti e descritti; in ogni caso, alcune lettrici non hanno apprezzato questo romanzo

così diverso dalle nostre solite letture, anzi, ritengono che Bussola non riesca a pieno in questa ricerca dell’animo femminile che si era prefissato. Secondo il resto del gruppo, invece, riesce a mettere in evidenza certe situazioni comuni nella vita delle donne e che lo fa con una certa sensibilità che, purtroppo, spesso è difficile riscontrare negli uomini. Da questo punto di vista forse sarebbe più giusto parlare di ricerca dell’animo umano, più che di quello femminile, ma di sicuro vengono fuori certe riflessioni interessanti.

La struttura a racconti per alcune lettrici è stato un limite del romanzo, per altre un espediente per cercare i legami tra i vari personaggi in ogni capitolo. Nella propria esistenza si incontrano persone con cui si stabiliscono legami inevitabili: che siano casuali o meno, volontari o inconsapevoli, a lungo termine o della durata di un viaggio in treno. L’autore prova a raccontare questi incontri dal suo punto di vista.

La parte che rimane di più dopo la lettura è l’introduzione, dove vengono subito chiariti gli intenti dell’autore, messe le basi per la costruzione della sua idea di fondo, a prescindere dal risultato finale.

 

Lo consigliamo a...

A tutte e tutti.
Agli adolescenti.

Le parole chiave del libro

Racconti

donne

amore

legami

solitudine