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Il giorno della civetta

Il giorno della civetta

Autore Leonardo Sciascia

Casa editrice Adelphi

Pagine 137

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Agliana

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Salvatore Colasberna viene ucciso in pieno giorno mentre sta prendendo l’autobus per Palermo.
Dalle prime indagini dei carabinieri non si riesce a raccogliere nessuna informazione perché i
testimoni che erano sull’autobus o si sono dileguati velocemente o dichiarano di non aver visto
niente.

La situazione non migliora neanche quando il capitano Bellodi – ex partigiano emiliano
trasferitosi in Sicilia per seguire la sua vocazione nell’arma – prende in mano il caso: sarà presto
costretto a scontrarsi con una realtà molto lontana dalla sua fatta di omertà e insabbiamenti, dove
un’entità chiamata “mafia” fa e disfà secondo i propri interessi e scopi.

La citazione degna di nota

La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna; ma se si butta giù non c’è più né sole né luna, c’è la verità

Le nostre riflessioni

Indubbiamente un grande classico intramontabile che affronta un problema ancora oggi, a distanza di anni, molto presente nel nostro Paese. Sciascia riesce, in poche pagine, a delineare una società del tutto disfunzionale, piena di ombre e oscurità, dove le attività sono gestite da poche persone in grado di decidere le sorti di individui i quali, volenti o nolenti, gravitano loro attorno, persone che scavalcano impunemente il normale percorso della Legge.

Il suo stile di scrittura oscilla sempre tra il detto e il non detto, mimando perfettamente quel modo di fare tipico di una popolazione che non si vuole esporre, che non vuole ammettere l’esistenza di tale entità: la mafia non è tangibile e quindi non esiste. Ma oltre a ciò, questa caratteristica di stile serve anche a Sciascia per tutelarsi: la mancanza di nomi espliciti – a partire dalle città che presentano solo l’iniziale fino ai nomi di importanti figure politiche – ne è un evidente segno. Come dice lo stesso autore in una nota al libro “non l’ho scritto con quella piena libertà di cui uno scrittore dovrebbe sempre godere”.

Nonostante tutto, pur con qualche limitazione, non rinuncia alla stesura di un libro che rimarrà il più importante romanzo sulla mafia nonché il primo, un libro scritto prima dell’era di Falcone e Borsellino, in periodo durante il quale era impensabile mettere nero su bianco
certi fatti.

Lo consigliamo a...

A chi vuole avvicinarsi al problema della mafia.

Le parole chiave del libro

Mafia

Stato

Sicilia

Giustizia