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Il dio delle piccole cose

Il dio delle piccole cose

Autore Arundhati Roy

Casa editrice Hoepli

Pagine 349

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Firenze nord ovest

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

È difficile delineare una vera e propria trama di questo romanzo che si svolge fra il 1960 e il 1993. La storia parte dal presente, dal ricongiungimento dei due gemelli protagonisti, Rahel e Eshta (legati fra loro da una sola anima) dopo 23 anni, e si sviluppa raccontando attraverso i loro occhi le tragiche vicende del passato che hanno portato alla loro separazione, dopo un susseguirsi di “piccole” storie e tragici episodi.

Le descrizioni dei luoghi, il cambio delle stagioni, il modo di vivere dei bambini liberi che giocavano con le foglie, gli animaletti e giochi inventati, ci fanno conoscere quei luoghi e la vita che vi si svolgeva.

L’India con le sue caste, la sistematica sottovalutazione delle donne, come Ammu, che per il suo genere non poté studiare, e dopo non ebbe diritto a nessuna proprietà familiare anche se impiegata nell’azienda di famiglia.

Quello della discriminazione è uno dei temi principali del libro: la discriminazione femminile, le differenze fra classi che influenzano ogni azione e ogni pensiero delle famiglie protagoniste del libro, sia di quelle borghesi che di quelle di casta inferiore (toccabili e intoccabili). È per questa ragione che il grande amore che nasce fra Ammu (la madre dei gemelli, divorziata da un marito violento, ma comunque per questo priva di una posizione sociale), e Velutha (un paria, casta inferiore a quella della famiglia di lei) è impossibile, impensabile, va contro ogni principio della società indiana, va contro le “leggi dell’amore” e porta a quelle disastrose e disgraziate conseguenze che coinvolgono loro malgrado anche i gemelli, che pensano di essere i responsabili di tutto, e la cuginetta inglese.

La citazione degna di nota

Tutti e tre erano uniti nella sicura consapevolezza di aver amato un uomo portandolo alla morte

Le nostre riflessioni

All’inizio siamo state tutte un po’ scoraggiate incontrando difficoltà nel ricordare i tantissimi nomi e non appena riuscivamo ad entrare nella trama, l’autrice cambiava argomento, tempo, situazione, ma si è riscattata dopo, chiudendo con l’ultimo capitolo sensuale e coinvolgente.

La scrittura a periodi molto brevi, ripetitivi e minuziosi nelle descrizioni soprattutto dei luoghi. La minuziosità della descrizione ci ha comunque indotto a sentire gli odori e i rumori inconfondibili dell’India.

In questo modo l’autrice analizza la cultura, i costumi sociali e la storia coloniale della sua India e di tutto il popolo Indiano: ogni avvenimento, trama e personaggio diventa un mezzo per passare dal personale al generale, per parlare di una società che ancora nel 1960 si concentrava sulle “caste”, vecchie di millenni e già abolite 10 anni prima, ma che continuavano ad influenzare pesantemente la vita sociale indiana soprattutto nel sud dell’India, soprattutto nelle comunità più piccole.

Lo consigliamo a...

A chi ha tempo e tranquillità per leggerlo. È un libro da leggere due volte. È un libro che consigliamo senza ombra di dubbio, ma preparando un minimo il lettore, altrimenti potrebbe correre il rischio di mollare troppo presto!

Le parole chiave del libro

India

gemelli

amore

piccolo cose

discriminazione