Trama
Il figlio di Teresa è uno dei tanti internati militari che dopo l’Armistizio del 1943 furono deportati e costretti a lavorare nei lager nazisti.
Quando la madre viene a sapere della morte del figlio, il dolore per la perdita viene superato solo da quello di non sapere il luogo di sepoltura e non poterlo piangere nel piccolo cimitero vicino a casa. Senza sapere una parola di tedesco e con mezzi economici ristretti, parte per un viaggio lungo e tortuoso alla volta della Germania, raccontato in un diario che diventerà una testimonianza unica.
La citazione degna di nota
In segno di memoria del povero mio figlio e di ciò che ha fatto la sua mamma, perché solo una mamma può far questo per un figlio. E io l’ho fatto con tanto amore.
Le nostre riflessioni
Questo libro racchiude al suo interno molte anime, tratto tipico dell’autrice. Si intrecciano il piano storico e la vicenda personale di cui si hanno anche testimonianze fotografiche che aiutano il lettore a collocarla nello spazio-tempo.
Nel corso della lettura ci ha colpito la potenza di questa testimonianza lasciata da una donna, con mezzi economici e linguistici più che modesti, e la volontà di tramandare un memoriale.
Questo documento è la sublimazione dell’amore di una madre per suo figlio, il coraggio di una donna che non si ferma davanti a nulla e, in nome della sua tenacia, riesce nell’impresa di riportare le spoglie del figlio a casa.
L’equilibrio tra la Storia e le percezioni individuali è ben bilanciato e, nonostante il carico emotivo, la voce narrante è libera da giudizio e riesce a rendere universale un dolore personale. Mamma Teresa non sapendo scrivere affida a una sua cara amica la trascrizione su carta del viaggio, delle sensazioni e del dolore, riuscendo nella grande impresa di lasciare il segno con una testimonianza per le generazioni future.
Le parole chiave del libro
Coraggio
amore
viaggio
memoriale
figlio
madre
gratitudine
viaggio