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Il ballo delle pazze

Il ballo delle pazze

Autore Victoria Mas

Casa editrice E/0, 2021

Pagine 181

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Castelfiorentino

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Nel famoso ospedale psichiatrico della Salpêtrière, diretto dall’illustre dottor Charcot (uno dei maestri di Freud), prende piede uno strano esperimento: un ballo in maschera dove la Parigi-bene può “incontrare” e vedere le pazienti del manicomio al suono dei valzer e delle polka. Parigi, 1885. A fine Ottocento l’ospedale della Salpêtrière è né più né meno che un manicomio femminile. Certo, le internate non sono più tenute in catene come nel Seicento, vengono chiamate “isteriche” e curate con l’ipnosi dall’illustre dottor Charcot, ma sono comunque strettamente sorvegliate, tagliate fuori da ogni contatto con l’esterno e sottoposte a esperimenti azzardati e impietosi. Alla Salpêtrière si entra e non si esce.

In realtà, buona parte delle cosiddette alienate sono donne scomode, rifiutate, che le loro famiglie abbandonano in ospedale per sbarazzarsene. Alla Salpêtrière si incontrano: Louise, adolescente figlia del popolo, finita lì in seguito a terribili vicissitudini che hanno sconvolto la sua giovane vita; Eugénie, signorina di buona famiglia allontanata dai suoi perché troppo bizzarra e anticonformista; Geneviève, la capoinfermiera rigida e severa, convinta della superiorità della scienza su tutto. E poi c’è Thérèse, la decana delle internate, molto più saggia che pazza, una specie di madre per le più giovani.

Benché molto diverse, tutte hanno chiara una cosa: la loro sorte è stata decisa dagli uomini, dallo strapotere che gli uomini hanno sulle donne. A sconvolgere e trasformare la loro vita sarà il “ballo delle pazze”, ossia il ballo mascherato che si tiene ogni anno alla Salpêtrière e a cui viene invitata la crème di Parigi. In quell’occasione, mascherarsi farà cadere le maschere…

Le nostre riflessioni

La trama del libro si svolge in una Parigi di fine Ottocento, precisamente nel 1885 e, a causa di un complotto familiare, la protagonista del romanzo viene internata in un manicomio femminile. All’interno del manicomio, la protagonista capisce che la maggior parte delle donne rinchiuse lì dentro sono sane come lei e sono state rinchiuse per colpe non loro: c’è chi è stata violentata da da un parente, chi ha rifiutato di sposare un uomo che non amava, o semplicemente chi esprimeva un’ opinione diversa da quella di un uomo veniva etichettata come pazza.

Sicuramente è un romanzo che fa riflettere sulla condizione delle donne in un mondo dove le scelte e le decisioni appartenevano solo agli uomini, dove il destino delle donne era in mano al genere maschile.

Colpisce molto la descrizione che viene fatta dell’isteria, vista come un qualcosa che nasce dalle ovaie e che dipende da degli squilibri ormonali, come se questo “male” fosse dentro la donna e legato al suo essere.

Certamente un libro scritto bene e che scorre, ma se si vuole approfondire l’argomento “manicomi” bisogna cercare altro in quanto questo libro si avvicina molto di più ad una sceneggiatura.

Lo consigliamo a...

Alle donne in generale.
Agli uomini, così smettono di dire “ma tu sei pazza!”.

Le parole chiave del libro

Manicomio

ingiustizia

femminismo

famiglia

L'autore del libro

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