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Trama
La storia di una animale, una faina che scopre il mondo in tutte le sue sfaccettature. Un animale che lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d’altronde è la natura ma che entra in contatto con le cose che riguardano l’uomo e scopre l’esistenza del tempo, di Dio e della morte, che gli renderanno la vita ancora più difficile e dolorosa.
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La citazione degna di nota
Alla fine, salvato o meno, non se n’era andato con un sorriso, non aveva pregato Dio, ma chi gli era accanto al letto, sperando di rialzarsi, come un animale. Forse è questo che la morte ci insegna, per chi sa del suo arrivo: quell’attimo più buio è un percorso solitario, nei meandri di se stessi, dove ogni cosa sparisce e si tenta di riacciuffarla. È l’anima di questo mondo, la sua forza più grande; nessuno chiede di nascere, ma nemmeno di andare via
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Le nostre riflessioni
Questo libro ha messo d’accordo quasi tutti e molti si sono emozionati, perché affronta dei temi molto profondi, esistenziali e filosofici attraverso le parole e le azioni di animali che sono solo la scusa per raccontare tanto altro. Il giovane scrittore ha avuto la capacità innovativa di inventare una storia del tutto nuova e sorprendente.
Il romanzo narra molti aspetti della vita di ognuno e soprattutto analizza la drammaticità e la violenza che appartiene al mondo animale ma sopratutto a quello umano. Infatti, la faina che è un animale disadattato fin dall’inizio e fallisce in tanti aspetti della sua vita, quando incontra “il mondo umano” a cui lo inizia la volpe, non riuscirà a salvarsi ma attraverso la conoscenza del tempo, della morte e di Dio sarà condannato alla consapevolezza del dolore e della sofferenza come gli esseri umani. Il protagonista perderà la sua naturalità e diventerà l’esempio dell’uomo “malato” di oggi: un uomo che non è in grado di portare avanti una famiglia e di avere dei valori.
Anche la figura della volpe, Solomon, ha sconcertato per la sua ferocia, per la sua ottusa aspirazione a qualcosa di trascendente, per la sua ostinazione a raggiungere l’immortalità, ma che proprio nello sforzo di umanizzarsi svela tutta la violenza e la miseria della natura umana.
Le critiche al romanzo sono state al fatto che di tutti i temi e dubbi proposti nessuno alla fine si risolve, che la Volpe rappresenta il personaggio scontato dell’usuraio dotto e che il voler inserire il divino e la religione ha sminuito il libro affaticando la lettura che all’inizio, quando la storia era concentrata solo sul mondo animale, era più scorrevole.
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Le parole chiave del libro
Natura
umanità
spiritualità
violenza
tempo
morte
istinto