Trama
È un romanzo autobiografico in cui l’autore, Massimo Gramellini, racconta il percorso che ha compiuto per superare la morte della madre, avvenuta quando lui aveva nove anni, un trauma che porta con sé un senso di abbandono.
Un evento che lo segna per sempre, una ferita non chiusa, che non riesce ad accettare; eppure, la forza per superare la sofferenza c’è, il coraggio per andare oltre i limiti che si hanno c’è, ma bisogna trovarli.
La citazione degna di nota
Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.
Le nostre riflessioni
Con uno stile giornalistico, fatto di iperboli e paragoni utili a entrare meglio nella vicenda, l’autore narra la sua storia personale. Inizialmente è piuttosto ripetitivo come quasi a voler sottolineare l’angoscia che prova, più avanti scorre meglio e con un finale pieno di speranza.
Il lutto è vissuto come un vortice da cui è difficile alzarsi.
Le parole chiave del libro
Angoscia
vergogna
colpa
giornalista