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Eleanor Oliphant sta benissimo

Eleanor Oliphant sta benissimo

Autore Gail Honeyman

Casa editrice Grazanti

Pagine 334

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Castelfiorentino

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Eleanor Oliphant crede di stare benissimo e di vivere in una solitudine che non subisce affatto. Ha quasi trent’anni e lavora nello stesso ufficio con lo stesso ruolo da quando ne aveva ventuno. Dal lunedì al venerdì passa la pausa pranzo in disparte facendo le parole crociate… e quando poi torna a casa, ad aspettarla c’è Polly, una piantina di cui si prende cura.

Soltanto di mercoledì succede qualcosa che turba la sua rigida routine: la telefonata di sua madre che la chiama dal carcere, che ogni volta la atterrisce e, soprattutto, le fa sentire la viva presenza della cicatrice che porta sul volto.

Poi accade che un giorno Eleanor si accorge che forse non sta così bene come crede, perché appare qualcuno che le rivolge un gesto gentile e questo inizia a far crollare la solida fortezza che lei ha costruito tutta intorno a sé…

La citazione degna di nota

Sul mio cuore ci sono cicatrici altrettanto spesse e deturpanti di quelle che ho in viso. So che ci sono. Spero che resti un po’ di tessuto integro una chiazza attraverso la quale l’amore possa penetrare e defluire. Lo spero.

Addio, mamma», conclusi. L’ultima parola. La mia voce era ferma, misurata, determinata. Non ero triste. Ero sicura. E, sotto tutto ciò, come un embrione che si stava formando – minuscolo, tanto minuscolo, a malapena un grappolo di cellule, il battito cardiaco piccolo come la capocchia di uno spillo -, c’ero io. Eleanor Oliphant

Le nostre riflessioni

Un libro davvero terapeutico, scritto bene e ricco di contenuti, che conduce a riflessioni profonde. La storia fa riflettere ancora una volta su quanto poco serva giudicare una persona nuova, che non conosciamo e di cui non sappiamo nulla.

Eleanor ci ricorda infatti come ognuna/o abbia una cicatrice più o meno evidente o profonda dentro di sé, che non scompare mai ma che con il supporto delle altre persone, e un profondo lavoro su se stesse/i, magari si attenua e crea nuove opportunità.

La storia di Eleanor ci è piaciuta moltissimo, abbiamo molto amato lo sviluppo della sua vicenda: la sua convinzione iniziale di stare bene, di negare a se stessa la sofferenza e la solitudine dentro cui è rinchiusa, poi la crisi profonda e, infine, una sorta di rinascita e di riscoperta di una vita che può essere anche alla sua portata.

Lo consigliamo a...

A tutti e a tutte. A chi non riesce a trovare fiducia in sé e nel mondo, a chi prova un disagio interiore che sembra aumentare nel tempo, ma rifiuta di farsi aiutare pur di nascondere la propria fragilità.

Le parole chiave del libro

Amicizia

crisi

fiducia in sé

rinascita

solitudine