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Cuore nero

Cuore nero

Autore Silvia Avallone

Casa editrice Rizzoli, 2024

Pagine 398

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Firenze nord ovest

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

La protagonista del romanzo è Emilia, una donna che ogni giorno fronteggia il proprio atroce senso di colpa. Un solo desiderio aleggia nella sua testa: essere invisibile e scavare sempre più a fondo nel buco emotivo nel quale si è rintanata. Quando era soltanto una ragazzina ha compiuto del male in maniera atroce.

Per questo ha pagato, trascorrendo anni in un carcere minorile. A Sassaia, un borgo isolato tra le montagne dove si è nascosta, conoscerà Bruno maestro elementare, che lavora nel paese vicino, e il sessantenne imbianchino Basilio. Bruno il male lo ha subito e anche lui ha sentito l’esigenza di isolarsi in montagna.

La citazione degna di nota

Me lo sono chiesta mille volte: Cos’è il male? Ho voluto dare degli esami di filosofia apposta, all’università. Per capire. È un errore che fai tu? Una scelta? Oppure è una falla nel tuo sistema, una colpa che c’è in ogni essere umano? È la follia? È una cellula impazzita con cui nasci? Oppure è un meno? Io penso che sia un meno. Che sia come un vuoto che si genera da una crepa interiore, e poi ti scava, ti scava, ti annienta.

Le nostre riflessioni

Un romanzo scritto veramente bene, con un intreccio che mantiene molto alta la voglia di continuare a sfogliare le pagine. I personaggi sono credibili, ben inquadrati, anche quelli secondari. La scrittrice scrive con cognizione di causa perché ben si è documentata sulle condizioni dei carceri minorili.

I temi trattati in questo romanzo sono i disagi dell’adolescenza e l’impatto degli adolescenti con il mondo. Anche I genitori mostrano le loro fragilità, anche la madre di Emilia non era una madre perfetta, non riusciva ad accettare le difficoltà della figlia. Forte anche il tema della rabbia, ingestita, repressa, che Emilia scarica sull’amica.

Lo consigliamo a...

A chiunque voglia indagare il baratro della colpa e della faticosa redenzione.