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Cuore nero

Cuore nero

Autore Silvia Avallone

Casa editrice Rizzoli, 2024

Pagine 398

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci San Giovanni Valdarno

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

La protagonista è un’adolescente che ha commesso un omicidio, agendo con premeditazione ferocia.Il romanzo non si limita a raccontare il crimine (anzi, le rivelazioni su questo arriveranno quasi alla fine) ma si concentra sul percorso di cambiamento della giovane donna. Attraverso la scuola in carcere, il legame con il padre e, soprattutto, l’incontro con l’amore, la ragazza inizia a riconoscere il proprio dolore e a metabolizzarlo. Non viene giustificata, ma viene ascoltata, e proprio questo ascolto la aiuta ad avviarsi verso una nuova consapevolezza.

La citazione degna di nota

Non siamo i nostri traumi. Il risultato di quello che abbiamo commesso o subìto. Il passato non coincide con il punto in cui ci troviamo adesso. Siamo altrove.

Le nostre riflessioni

Leggendo questo libro, ci siamo chiesti cosa può portare un adolescente a compiere un gesto così estremo. La risposta non è semplice, e il romanzo non offre soluzioni facili e scontate.Ci ha fatto riflettere sul ruolo fondamentale che la scuola, la famiglia e la società potrebbero avere nel prevenire, ma anche nel recuperare. “Cuore nero” è un romanzo che può colpire profondamente, lasciando dentro una scia di turbamento.

Tuttavia, non tutti e tutte noi si sono sentite coinvolti: qualcuno ha letto questa storia senza provare empatia, vedendola come un semplice riflesso di fatti già presenti nella cronaca quotidiana. In effetti, la vicenda richiama situazioni reali, spesso dure e già conosciute, e può suscitare una certa distanza emotiva. Proprio questa sensazione di “già visto” può spingere a riflettere ancora di più: quante volte ci abituiamo al dolore altrui senza davvero interrogarci?

Un buon libro, che unisce qualità narrativa e profondità tematica.

Lo consigliamo a...

A chi cerca storie vere, che lasciano il segno – anche se, per qualcuno, questo segno può essere sottile, quasi impercettibile. Ma è comunque lì, a ricordarci che dietro ogni cronaca, c’è una persona.