Trama
Romanzo breve pubblicato nel 1981, la storia di Santiago Nasar condannato a morte e ucciso dai gemelli Vicario per aver deflorato Angela, sorella dei Vicario andata in sposa solo per qualche ora e subito ripudiata, è un esempio altissimo di narrativa che fonda la sua qualità sulla sapiente miscela di sogno e realtà, fatalità ed equivoci e soprattutto sull’accordo tacito ma convinto di tutta la comunità del piccolo villaggio in cui abita. L’onore collettivo deve essere ripristinato e qualcuno, suo malgrado, deve farlo. Toccherà ai Vicario, che altro non possono fare.
Le nostre riflessioni
I partecipanti hanno molto apprezzato questo racconto, tratto da una storia vera, che ha dato a tutti l’opportunità di assaporare, di nuovo o per la prima volta, la prosa di un grandissimo autore della letteratura ispano-americana.
Sono stati sottolineati gli aspetti della fatalità, del destino, ma anche di una fine assurda contro la quale, in nome dell’onore che deve essere lavato, nemmeno la madre della vittima si ribella.
La crudezza verista e il realismo magico di Marquez è godibile nella lingua e nelle metafore di grande effetto che abbiamo avuto il piacere di leggere insieme: ne citiamo alcune: “Raffica di spavento”, “Mordersi il cuore per non piangere” “Spalmarlo di burro e mangiarselo vivo”, “gorgogliare lacrime dentro il cuore”.
E, infine, la discussione sull’onore, un “valore” così forte, ancestrale, purtroppo trasversale a tante comunità in tutto il mondo. E ancora l’amore che nonostante tutto sembra essere eterno: Angela scrive per 17 anni lettere al marito che l’ha ripudiata. Le lettere non saranno mai lette, ma il marito si ripresenta alla porta di lei, dopo tanti anni.
Decisamente una lettura di alto livello.