…Maria era un’universitaria aspirante alla specializzazione in inglese, aggiuntasi a un gruppo di coetanee con lo stesso scopo: imparare la lingua con un corso “ad hoc” e stare sempre a contatto con i COACH (bellocci) e i TEACHERS (bellini).
La sottoscritta faceva la ruffiana a scopo didattico. Ovviamente tutto nella massima correttezza; spingevo Francesca a stare alle costole di David perché si sciogliesse un po’ dalla timidezza congenita; spunzonavo Maria a sedersi accanto a Mike al fine di migliorarne la “fluency” in vista dell’imminente esamone di inglese.
Fui felicissima pertanto quando tutte le maggiorenni furono invitate al pub dai nativi bellocci, suscitando l’invidia dei piccoli. Decisero che il giorno dopo sarebbero andati addirittura in discoteca: niente male, mi dico. Ulteriore opportunità per staccarsi dal gruppo italiano.
“Unbelievable,unacceptable, ridiculous!” esplosi quando Maria, 22 anni compiuti, mi svelo’ che la sua famiglia inglese, una coppia assai matura, aspettava tutte le sere il suo ritorno per chiacchierare con lei prima di andare a letto, e dunque non le avrebbe concesso il permesso.
Come una furia, subito ammansita al loro cospetto di persone squisite, feci presente alla coppia che, essendo la leader, mi assumevo tutte le responsabilità e che la ragazza sarebbe stata di ritorno, come Cenerentola, alla mezzanotte in punto.
“Impossibile!”, loro andavano a letto alle 22.30 e per quell’ora Maria doveva essere a casa. “E se le deste (molti PLEASE) per una volta la chiave?” Ancora più impossibile, perché c’è una chiave di sicurezza (!?). Vi confesso che non sono riuscita allora a capire il problema, e non l’ho chiaro neppure adesso, a distanza di tempo.
Non potevo darmi per vinta, perdinci, e telefonai al boss, ovvero al direttore della scuola. Pensate che li abbia convinti? Assolutamente no!
Fu così che con un SORRY di qui, e un SORRY di là da parte dei vecchietti, Maria, 22 anni, rimase a casa guardando la TV con i suoi protettori ai lati che le chiacchieravano amabilmente in inglese negli orecchi tutta la sera.
L’esame lo superò comunque splendidamente. Meno male e grazie vecchietti !!!
(di Anna Maria)