Caro Pier Paolo

Una grande amicizia omaggiata da Dacia Maraini nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. Attraverso lettere senza risposta prendono vita ricordi impossibili da incasellare nel tempo e prende forma un racconto che spazia tra gli incontri personali e pubblici, esperienze di viaggio e momenti di letteratura, dialoghi accesi e condivisione di angoli di solitudine.

Attraverso il sogno e con l’aiuto dei ricordi Dacia Maraini, con grande abilità, regala un affresco di Pasolini inedito, lontano dall’intellettuale pronto alla contraddizione e dalle opinioni forti.

Nella dimensione onirica riprendono vita i viaggi in Africa, i pranzi a Sabaudia e il tempo trascorso insieme all’insegna di un’amicizia autentica e potente. Centrale è il rapporto di Pasolini con le donne della sua vita: dalla Maraini, alla Callas passando per la Fallaci, ognuna innamorata a loro modo, fino alla donna più importante, la madre Susanna. Un aspetto che ci ha particolarmente colpito è la totale assenza di giudizio dell’autrice nei confronti dell’uomo Pasolini e che permette al lettore di conoscerlo sotto un’altra luce. Lungo le pagine di questo libro una vena di malinconia e tenerezza accompagna il lettore lasciando una nostalgia per un tempo e uno spessore intellettuale che furono.

Da un punto di vista stilistico la prosa scorre benissimo e solo la grande maestria dell’autrice rende possibile una tale densità di contenuti e immagini.

A chi cerca l’opportunità per (ri)leggere Pasolini, a chi crede nella potenza dell’amicizia e nella voglia di stare insieme con affetto sincero.