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Breve Trama
Il titolo inglese del libro Plainsong (Canto piano) rende il senso di ampiezza geografica dei luoghi e della semplicità delle storie narrate. Lo stile narrativo è sintetico e asciutto, i dialoghi non virgolettati rendono il ritmo scorrevole. Le solitudini anche geografiche dei protagonisti sono fortissime e ci restituiscono l’immagine di una società americana disgregata. Ricorda in alcuni passi romanzi del Naturalismo francese (ad esempio quando racconta del parto degli animali).
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I personaggi
L’autore dà spessore ai personaggi senza che esprimano sentimenti. La scrittura essenziale e delicata e lo stile minimalista portano il lettore a scoprire i sentimenti e i problemi dei personaggi, appena abbozzati nel testo.
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La citazione degna di nota
Le citazioni scelte fanno emergere due aspetti essenziali del racconto: la vita, nonostante il dolore e l’abbandono, e la morte vista nella sua drammatica naturalezza. All’ambiente scarno e freddo descritto nel romanzo si affianca il racconto caldo e intenso di Victoria Roubideaux che aspetta un bambino.
Victoria è stata appena rifiutata dalla madre e abbandonata dal padre del bambino che aspetta, e chiede aiuto alla professoressa, Maggie, che lo accoglie in casa sua:
“Victoria sedeva al tavolo, scaldandosi le mani sulla tazza da tè. Un po’ alla volta si era messa a raccontare del suo ragazzo. Delle notti sul sedile posteriore della sua auto parcheggiata cinque miglia a nord della città su una strada sterrata che finiva davanti a una vecchia fattoria in rovina dove c’erano una stalla grigia e un mulino a vento in disuso [ …] E poi l’amore. Ne parlò molto brevemente. […]
La ragazza sembrava stanca e depressa […] come fosse sopravvissuta a un incidente ferroviario o a un’inondazione. Voglio tenerlo disse, […] in tono sommesso ma deciso.
Ne sei certa?
Sì, rispose lei. Si girò. In quel momento i suoi occhi erano grandi e scuri, risoluti.”
La morte del cavallo
“Ma guarda che roba, disse Harold. Dannata bestiaccia, su sta’ lì adesso […]
La osservarono. I fianchi si sollevavano, ma non si muoveva nient’altro. Aveva gli occhi fissi.”
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Le nostre riflessioni
È un libro piacevole da leggere che porta a riflettere sulla condizione umana, sull’importanza della solidarietà e dell’aiuto reciproco. Il libro sorprende perché è scevro da interpretazioni e si muove delicatamente e con amore tra i personaggi. È un libro leggero, ma non superficiale.
Ricorda “La Strada” Mc Carthy
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Lo consigliamo a...
Ai giovani perché ha molta vita dentro, agli studenti delle scuole superiori perché tratta il tema del bullismo e perché è un esempio di buona letteratura americana, da leggere anche in lingua inglese. Da leggere, preferibilmente seduti sul divano.
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Le parole chiave del libro
Scuola
Holt
Solitudine
Disgregazione familiare
Realismo
Luoghi desolati