Trama
Siamo ad Holt, città immaginaria del Colorado in cui le vicende di tanti personaggi scorrono e si intersecano in un racconto corale di vite contraddistinte da volontà, impegno e grande dignità. Alcuni protagonisti ritornano in entrambi i romanzi e altri appaiono invece per la prima volta.
La scrittura di Haruf è eccezionale nel narrare esistenze apparentemente banali e nel rendere universali i temi della solitudine e della sofferenza; le sue storie ci svelano il lato più profondo degli esseri umani: la loro fragilità e resistenza, il loro egoismo e la bontà, e la loro capacità di costruire legami solidi e intimi, oltre la famiglia.
La citazione degna di nota
Mi dispiacciono un mucchio di cose. Ma alla fine ho deciso che ne ho abbastanza di essere dispiaciuta
C’è una lezione in ogni cosa che fai, basta avere gli occhi per vederla
Le nostre riflessioni
Abbiamo (quasi) tutte amato molto questi due libri: in particolar modo abbiamo apprezzato la lentezza, la dolcezza e la delicatezza che emergono dalla quotidianità dei personaggi incontrati; ci sono sembrate tutte vicende umane molto realistiche, e – solo apparentemente – insignificanti.
Alcuni personaggi in particolare ci hanno molto colpite, e abbiamo notato come nella narrazione ci sia uno sguardo sempre rivolto alle persone più giovani e a quelle più anziane. Mentre leggevamo ci sembrava di essere lì, anche noi abitanti della tranquilla città di Holt, immerse nell’ambiente e nella poetica atmosfera che la caratterizzano.
Lo consigliamo a...
A chi ha voglia di immergersi in storie traboccanti di umanità e delicatezza.
Le parole chiave del libro
Casa
famiglia
natura
quotidianità
resistenza
solitudine
vita di provincia