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Cambiare l'acqua ai fiori

Cambiare l’acqua ai fiori

Autore Valerie Perrin

Casa editrice E/O (2020)

Pagine 476

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Valdarno Fiorentino

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Breve Trama

Che la protagonista di questo libro sia speciale ce lo fa capire il suo lavoro: guardiana di un piccolo cimitero in una cittadina della Borgogna. Le persone che vanno a fare visita ai propri cari trovano in Violette un sorriso sempre pronto, una parola gentile o un caffè caldo.

La sua vita, fino ad allora piena di sfide, aveva ripreso a scorrere tranquilla fino al giorno in cui un poliziotto bussa alla porta con una strana richiesta: sua madre, deceduta da poco, ha chiesto di essere sepolta in quel piccolo cimitero nella tomba di un uomo sconosciuto. Da questo punto in poi attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con molte altre vicende che porteranno il lettore nella sua vita passata, piena di difficoltà ed eventi tragici, ma sempre approcciati con la meraviglia e l’ottimismo che un fiore o una bella giornata di sole possono portare.

La citazione degna di nota


Perché si va verso certi libri come si va verso certe persone? Perché siamo attratti da determinate copertine come lo siamo da uno sguardo, da una voce che ci sembra conosciuta, già sentita, una voce che ci distoglie dal nostro percorso, ci fa alzare gli occhi, attira la nostra attenzione e cambierà forse il corso della nostra esistenza? (pag. 79)

Le nostre riflessioni

La prima impressione è quella di essere trasportati in un mondo familiare: Violette Toussaint ricorda un po’ Renèe la protagonista de L’eleganza del riccio e il suo modo di osservare le persone che la circondano con le loro storie da raccontare.

Il libro si legge bene, le pagine scorrono una dopo l’altra. L’alternanza dei piani temporali della narrazione tra passato e presente ci ha creato, a volte, delle difficoltà nel seguire la storia.

I personaggi che compongono la vicenda sono molti, le storie si intrecciano tanto che ci siamo trovati d’accordo su un’abbondanza di materiale che avrebbe potuto essere un ottimo spunto per un libro a sé. Il personaggio principale, Violette, è una figura positiva che, contrapposta al luogo dove lavora, illumina il romanzo con gentilezza, rendendolo altrettanto ricco di mistero con un intreccio da giallo vero e proprio. Confrontandoci sulle altre figure il rapporto più dibattuto è stato quello tra la protagonista, suo marito, poi padre della loro figlia, che riappare dopo molto tempo: partendo da una totale assenza, il genitore, piano piano diventa sempre più ingombrante, fino ad assumere i contorni di una vera ossessione che risulta stonare nel contesto del libro.

Nel complesso il libro ci è piaciuto.

Lo consigliamo a...

Consigliamo il libro a tutti, a chi ha la curiosità di scoprire storie che si intrecciano una dentro l’altra.

Le parole chiave del libro

amore

cimitero

padre

figlia

egoismo

fiori

solitudine