Caffé amaro

Autore Simonetta Agnello Hornby

Casa editrice Feltrinelli, 2017

Pagine 352

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Firenze Sud-Ovest

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Palermo, primi del ‘900. Maria, 15 anni, bella e sensuale, viene presentata dalla sua famiglia a Pietro, un facoltoso “viveur” rampollo di una ricca famiglia siciliana. L’intento è quello di combinare un matrimonio che ponga rimedio alla precaria situazione economica della famiglia di Maria. I genitori della ragazza sono persone di solidi principi socialisti, ma la loro situazione economica li spinge a malincuore a fare questa scelta.

Pietro si innamora a prima vista della bella Maria, che, nonostante le prime ritrosie, trascorrerà con Pietro degli anni felici, scoprendo l’amore e mettendo su famiglia. Dopo un periodo molto piacevole trascorso fra viaggi, feste, vita da ricchi, il rapporto fra Pietro e Maria comincia a scricchiolare.

Maria però è una ragazza colta ed intelligente, e nonostante la giovanissima età, prende in mano le faccende della casa e della famiglia senza alcun problema, dimostrandosi anzi affidabile e forte. Pietro invece, malgrado il suo buon cuore, è un uomo vittima dei vizi con i quali è cresciuto e che lo porteranno alla rovina.

Quando la famiglia si accorge che Pietro sta cominciando a mettere a repentaglio i beni di famiglia, incaricherà proprio Maria di prendere in mano la situazione.

Intanto Maria ritrova Giosué, suo vecchio amico d’infanzia, il quale, da sempre innamorato di Maria, con delicatezza sarà per lei un amico e un amante, e sarà per Maria un sostegno importante in tante questioni economiche e familiari. La loro storia d’amore, intensa e appassionata, anche se spesso vissuta a distanza, ricompensa Maria dalle delusioni del suo rapporto con Pietro che, fra alcol e debiti di gioco non ha piu’ nessuna energia e capacità per occuparsi né dei suoi averi, né di Maria e tantomeno dei suoi figli.

Il finale rimane aperto, con l’entrata in scena della figlia di Maria, e un preludio a nuove avventure.

Le nostre riflessioni

Caffé amaro è prima di tutto un libro che racconta l’amore, in tutte le sue sfumature. Poi è anche una lunga e intensa storia familiare ambientata negli anni che vanno dai primi del ‘900 fino a oltre la Prima Guerra Mondiale.

Caffé amaro affronta dei temi importanti con una scrittura fluida e leggera. Emerge in particolare la questione dell’emancipazione delle donne, ma anche la forza e la debolezza della famiglia, la sua complessità e importanza. Il senso di libertà, espresso nella possibilità di studiare e lavorare e, dalla scoperta di una sessualità/sensualità felice, ribelle e edificante, fanno di questo libro un manifesto dell’affermazione della donna in un periodo storico in cui soprattutto all’estero, cominciavano le battaglie per l’emancipazione e per il diritto di voto alle donne.

La lettura è leggera. Si tratta di un romanzo sul genere delle saghe familiari, molto in voga e popolari da sempre. A questa prima storia seguiranno altre due storie (Piano Nobile e Punto Pieno) che avranno come protagonisti i figli/nipoti della protagonista.

La scrittrice, che vive e lavora a Londra da quando era giovane, esprime così attraverso la scrittura, il suo amore per la Sicilia e il profondo attaccamento alla sua terra.

A parte qualche eccezione fra i lettori del circoli, che hanno apprezzato le tematiche dell’amore e dell’emancipazione femminile e l’ambientazione siciliana, ai partecipanti del circolo questo libro non è piaciuto, è stato giudicato superficiale e in alcune sue parti anche poco credibile.

Maria è infatti molto giovane e viene descritta con una maturità da donna adulta, cosa poco verosimile, i suoi comportamenti sono stati giudicati troppo perfetti e calcolati, e si è notato anche un po’ di opportunismo in questa figura descritta come un’eroina dei suoi tempi.

I lettori del circolo hanno trovato che pure gli altri personaggi sono poco caratterizzati e descritti con una certa superficialità.

Quello che ha maggiormente deluso inoltre è la superficialità con cui è stata affrontata la dimensione storica, in realtà appena accennata, ma con una certa presunzione di offrire un quadro importante nel quale si muovono i personaggi.

Di certo questo libro ha dato il via a una lunga serie di fortunati successi editoriali basati sulle storie familiari.