Trama
Avete mai pensato a quante volte il vostro partner vi ha risposto «bastava chiedere», come se voi foste le addette all’organizzazione della casa? Avete mai riflettuto sul delicato equilibrio che cercate di mantenere rispondendo a un commento inopportuno per evitare di essere definita ‘isterica’? Vi è mai venuto in mente che non va bene sentirsi costantemente responsabile del benessere emotivo o sessuale del vostro partner? Avete mai riflettuto su quanto sia ingiusto che il vostro congedo di maternità sia chiamato da qualche collega ‘una vacanza’?
Se non ci avete mai pensato, scoprirete queste porzioni della vostra vita nelle pagine di Emma. E se ancora non siete femministe, scoprirete di esserlo. Questa è infatti la raccolta – arricchita dalla prefazione di Michela Murgia – delle strisce graffianti e ironiche della blogger, ingegnera informatica e femminista francese Emma Clit.
Conosciuta come Emma, è diventata fenomeno virale nel 2017. Un fumetto femminista che ogni donna (e ogni uomo) dovrebbe leggere.
La citazione degna di nota
Facendoci carico della salute dei nostri compagni…al posto loro… gestendo i rapporti familiari, persino quando non sono in nostri… anticipando ogni loro bisogno ancora prima che sia espresso… diventiamo a poco a poco le loro madri e infermiere, più che le loro partner
[…] Essere continuamente attente ai bisogni degli altri costituisce per le donne un carico emotivo continuo e invisibile.
Si, noi donne dovremmo imparare a esprimere i nostri bisogni, a dire quando qualcosa ci infastidisce. Ma questo non basterà a far cambiare le cose. Secondo me, spetta agli uomini fare lo sforzo di impegnarsi nella sfera emotiva cercando di essere più pronti all’ascolto, più empatici. Provando anche loro a comprendere e soddisfare i bisogni di chi gli sta vicino. Sarebbe una società migliore, no?
Le nostre riflessioni
Scritto in forma di fumetto, questo libro, divertente e sconcertante allo stesso tempo, ha generato un’animata discussione sui vari temi trattati. Senza una trama, si presenta piuttosto come un manuale di istruzioni e buoni consigli a cui far riferimento nella vita quotidiana.
Attraverso un linguaggio semplice, con vignette brevi e disegni espressivi, affronta concetti complessi con un linguaggio ironico già nel titolo, un chiaro riferimento al frequente opportunismo dell’uomo davanti alle fatiche della donna.
Nella descrizione di tante condizioni femminili, è spiazzante vedere come alcuni aspetti che sembravano superati sono invece purtroppo ancora attuali. Tra i temi che ci hanno colpito maggiormente ci sono il “carico mentale” ovvero la tacita attribuzione alle donne della responsabilità e del coordinamento di tutte le attività della famiglia, sia negli aspetti pratici che in quelli relazionali, ma anche la dipendenza salariale, le difficoltà del post partum e le disuguaglianze nel mondo del lavoro.
Quasi tutte noi ci siamo ritrovate a vivere uno o più casi proposti da Emma, riconoscendo anche che molti dei nostri atteggiamenti, spesso inconsapevoli, sono indotti da una società prettamente basata sul patriarcato da cui è difficile evadere.
Una riflessione è stata dedicata anche all’importanza della scuola e della formazione – in particolare l’educazione all’affettività e alla sessualità – puntando sulle nuove generazioni per quella uguaglianza di genere ancora troppo lontana.
In alcune parti è risultato un po’ ripetitivo, con aspetti ribaditi più volte e in parte troppo semplificati con uno stile eccessivamente assertivo, forse per raggiungere un pubblico maggiore e “non addetto ai lavori” riguardo alle tematiche sulla parità tra uomini e donne.
A parte questo, il libro offre tanti spunti di riflessione, stupore e talvolta contrarietà, ma soprattutto la consapevolezza che per raggiungere la parità di genere c’è ancora molto da fare…
Lo consigliamo a...
A gli insegnanti.
Alle coppie con e senza figli.
Alle ragazze e ai ragazzi.
A chi si sta innamorando.
Agli uomini intelligenti, autocritici e ironici.
Le parole chiave del libro
Consenso
Stupro
Aggressione
Carico mentale
Amarezza
Sesso e sessualità
Discriminazione sul lavoro
Solitudine
Maternità
Mancanza di libertà
Violenze fisiche e psicologiche