Trama
La protagonista, Alma, torna nella sua città natale, Trieste, da cui è fuggita molti anni prima, per riscuotere l’eredità del padre e cercare Vili, un coetaneo rifugiato dalla Serbia, cresciuto nella sua famiglia. Questa ricerca non è solo un pretesto narrativo, ma si trasforma in un viaggio interiore…
Le nostre riflessioni
Alma è un romanzo intenso e stratificato, che si muove tra memoria personale e memoria collettiva, attraversando tre giorni di presente carichi di decenni di passato.
Abbiamo apprezzato la costruzione della trama molto curata, anche se a volte appesantita dai continui flashback e dai frequenti salti temporali, che per alcuni di noi ha reso la narrazione poco lineare e richiesto molta attenzione per seguire il filo degli eventi.
I riferimenti storici sono numerosi e profondi, soprattutto legati alla storia della ex Jugoslavia, alla dittatura di Tito e alle guerre che hanno segnato quei territori. Non tutti sono di immediata comprensione, ma contribuiscono a creare un quadro denso e suggestivo.
Uno degli aspetti che abbiamo trovato interessante è l’idea – ripetuta dalla protagonista – che la nostra vita sia fortemente condizionata dalla geografia: dai luoghi in cui nasciamo, dai confini che ci circondano, dalle identità che si formano in territori di passaggio e di conflitto.
Per noi Alma è un libro che non si esaurisce con la lettura, ci ha lasciato delle domande, delle riflessioni, e il desiderio di approfondire una storia che è anche parte della nostra. Una storia europea complessa, dolorosa, e ancora oggi poco raccontata.
Lo consigliamo a...
Lo consigliamo a chi è interessato ad approfondire queste tematiche storiche e geopolitiche.
