Trama
Attraverso l’esperienza di Floreana, l’autrice ci introduce in un rifugio per donne emotivamente ferite, situato in un’isola nel Sud del Cile. L’albergo è gestito da Elena, che porta incisi sul viso i segni di una guerra vinta con il dolore. Per tre mesi, le ospiti dell’albergo hanno la possibilità di trovare conforto attraverso la conoscenza di persone affini per vulnerabilità, lontano da tutto. La varietà dei casi umani che emerge dalla narrazione è un invito alla voglia di vivere mettendosi sempre in gioco.
La citazione degna di nota
Non è più tempo di chiedersi dov’è la patria, la patria è dove non si sente più freddo.
Le nostre riflessioni
Marcela Serrano con questo libro ha dato prova della sua capacità di descrivere i paesaggi della sua terra in modo da farti immergere del tutto nel racconto e di farti desiderare di essere lì con i suoi personaggi.
Quasi tutto il gruppo è stato colpito dallo scambio di ideali di queste donne, dalla voglia di scoprirsi e anche divertirsi. Nonostante per molti aspetti può risultare una lettura attuale, si nota invece il passare del tempo per quanto riguarda il racconto delle prime conquiste del femminismo, che in qualche modo fanno ben sentire tutti gli anni passati dalla prima pubblicazione.
Da qui è nata una interessante riflessione sulla forza del rimettersi in gioco, sullo scoprirsi e scoprire le proprie potenzialità, sulle conquiste sociali fatte nel corso degli anni e quante di queste sono state rimesse in discussione nel tempo. Qualcuno rifletteva su come il discorso sul femminismo si fosse impegnato così tanto sul nuovo che forse ha perso di vista l’importanza del tenersi ben stretto quello che si era appreso, a partire dal rapporto uomo-donna, tema molto trattato dalle protagoniste.
Serrano racconta di persone alla ricerca di sé e della propria intimità, emblematica infatti la stessa isola che le donne scelgono come luogo per stare sole con loro stesse e allo stesso tempo come una via di fuga, in tanti modi diversi.
Apprezzato anche il bellissimo rapporto che si crea in quelle settimane tra loro: la voglia di raccontarsi, di condividere il rapporto con i propri legami personali, di viversi.
Non tutti nel gruppo hanno apprezzato i tanti, troppi personaggi, le troppe storie e non tutte abbastanza interessanti, anzi, a volte gli stessi dialoghi hanno appesantiscono la lettura. Ma in generale è stata apprezzata la scrittura di questa autrice, il suo modo di raccontare i suoi personaggi ma soprattutto i luoghi e la cultura del posto.
Lo consigliamo a...
A tutti gli uomini e a tutte le donne, di tutte le età!
Le parole chiave del libro
Donne
rinascita
isola
tristezza
rapporto uomo-donna