Una stupefacente rappresentazione che coniuga devozione e orgoglio dinastico, arte e politica. La Cappella dei Magi affrescata da Benozzo Gozzoli nel 1459 con il Viaggio dei Magi e il Giardino del Paradiso, convergenti nell’Adorazione del Bambino Gesù di Filippo Lippi sull’altare (oggi conservata a Berlino, quella che è qui custodita è una replica quattrocentesca), in quella che allora era la residenza dei Medici a Firenze, è l’istantanea di uno dei momenti di massimo splendore per la famiglia e uno dei più alti capolavori di Benozzo di Lese, più noto come Benozzo Gozzoli. Oltre che una testimonianza dello stretto legame dei fiorentini alla ricorrenza dell’Epifania.
Palazzo Medici Riccardi ospita, dal 16 dicembre al 10 marzo del prossimo anno, la mostra “Benozzo Gozzoli e la Cappella dei Magi”, a cura di Serena Nocentini e Valentina Zucchi, dedicata al maestro del Rinascimento e al suo rapporto con Firenze e con i Medici. Un avvicinamento alla famiglia che si ha probabilmente già in età giovanile, quando il pittore segue il lavoro di Beato Angelico nel convento di San Marco a Firenze: convento del quale proprio Cosimo il Vecchio, che poi a Benozzo affidò il lavoro della Cappella, si era accollato tutte le spese per la ricostruzione e parte del mantenimento, e nel quale si fece costruire una doppia cella per ritirarsi a meditare, affrescata dall’Angelico con un’Adorazione dei Magi.
Non solo Firenze
La mostra si muove su più binari, guardando anche alle connessioni con il territorio fiorentino e toscano, evidenziando i luoghi della città e del territorio nei quali Gozzoli ha operato e nei quali si trovano sue testimonianze artistiche, allargando lo sguardo fino a San Gimignano, Castelfiorentino e Pisa e stimolando la visita dei “luoghi gozzoliani” in Firenze e in Toscana.
A ricostruire la storia artistica di Benozzo ci sono prestiti concessi da prestigiose istituzioni museali nazionali e internazionali: fra i dipinti, la Madonna del Baldacchino con angeli (National Gallery, Londra) e la Pala della Sapienza Nuova (Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia), ma anche i disegni dell’artista e della sua bottega riconducibili agli anni fiorentini o correlati all’iconografia della Cappella, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dal Musée du Louvre di Parigi. Questi consentono di approfondire l’attività grafica di Benozzo e la sua capacità nella resa della figura umana e di inserti naturalistici, che nella Cappella dei Magi trova perfetto compimento, e di ammirare anche la sua attenzione al racconto della contemporaneità e delle usanze del tempo, come si può vedere ad esempio in alcuni angeli rappresentati nell’atto di preparare festoni di verzura, proprio come facevano i giovani fiorentini dell’epoca in occasione di feste e cerimonie.
Importanti anche le testimonianze documentarie, che mostrano la sua vicinanza alla famiglia dei Medici. Come le lettere, custodite all’Archivio di Stato di Firenze, che nella calda estate del 1459 – quando Cosimo il Vecchio e suo figlio Piero il Gottoso si erano ritirati nella villa di Careggi – si scambiano l’artista, Piero e Roberto Martelli, vicino di casa dei Medici, incaricato di seguire i lavori della Cappella in loro assenza: Martelli riferì che Benozzo aveva dipinto angeli e cherubini in modo non convenzionale, Piero se ne lamentò, ma l’artista non fece retromarcia.
Speciale per i soci Unicoop Firenze
Per i soci ingresso 2×1 (due biglietti al costo di uno) e visite guidate gratuite esclusive.
Per tutto il periodo della mostra sono previsti visite, approfondimenti tematici, conferenze, attività e laboratori rivolti alle diverse tipologie di pubblico.
Il calendario
Domenica alle ore 10:
– il 19 e 26 dicembre 2021
– il 2-9-16-23-30 gennaio 2022
– il 6-13-20-27 febbraio 2022
– il 6 marzo 2022
La prenotazione delle visite guidate è obbligatoria e soggetta a disponibilità
limitata di posti.
Info:
Sul sito di Muse Firenze, al numer 0552768224 o via mail info@musefirenze.it