Scoprire il territorio attraverso l’arte è possibile. Il progetto “Terre degli Uffizi” – con trasferimenti temporanei di opere conservate nelle Gallerie in luoghi più o meno distanti e conosciuti – lo dimostra. Giunto alla sua seconda edizione, promosso dalle stesse Gallerie degli Uffizi e Fondazione Cassa di Risparmio Firenze con la collaborazione di Unicoop Firenze, è riuscito a favorire flussi di visitatori dal capoluogo verso la periferia. Lo scorso anno con cinque mostre, quest’anno saranno invece otto. Nel 2021 a Poppi, infatti, si è avuto il 18% in più di visitatori e così a Castiglion Fiorentino: in tutto è stato registrato un totale di 36.131turisti. L’83% dei quali ha dichiarato di non aver mai visitato un museo prima di allora.
Le proposte per il 2022
Quest’anno i quadri degli Uffizi arrivano a Reggello (Fi), dove fino al 23 ottobre al Museo Masaccio d’Arte Sacra di Cascia è aperta la mostra “Masaccio e i Maestri del Rinascimento a confronto per celebrare 600 anni del Trittico di San Giovenale”. Sempre dedicata all’artista valdarnese, ma a partire dal 17 settembre, a San Giovanni Valdarno nel Museo delle Terre Nuove e nel Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie ci sarà “Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura”.
Il pittore seicentesco Jacopo Vignali è il protagonista della mostra al Museo Giuliano Ghelli di San Casciano in Val di Pesa (Fi), “Jacopo Vignali a San Casciano. Dipinti dalle Gallerie degli Uffizi in ricordo di Carlo del Bravo”, dal 1 ottobre all’8 gennaio 2023.
Ad Anghiari (Ar) “Il Papa Guerriero. Giuliano della Rovere e gli uomini d’arme di Anghiari” sarà visitabile fino al 25 settembre al Museo della Battaglia e di Anghiari, mentre dal 17 giugno al 23 ottobre nella Casa Museo Ivan Bruschi ad Arezzo spazio a “Pietro Benvenuti nell’età di Canova”. Al mistero della nascita è dedicata invece l’esposizione al Castello Conti Guidi di Poppi (Ar), dall’8 luglio al 1° novembre con “Nel segno della vita. Donne e madonne al tempo dell’attesa”.
In Mugello, segnaliamo al Convento di San Bonaventura al Bosco ai Frati di Scarperia e San Piero, nella provincia di Firenze: un capolavoro del Rinascimento dalla Francia a Bosco ai Frati: il trittico di Nicolas Froment. Fino al 6 novembre 2022.
Tra agosto ed ottobre al Convento del Bosco ai Frati i tre concerti, alle 18.30: il 7/8, Ensemble Camerata de’Bardi; il 3/9, Trio Camerata de’ Bardi; l’8/10, Semplicemente Coro, dirige Marilisa Cantini, canti mariani attraverso i secoli. Prima dei concerti sarà possibile visitare gratuitamente la mostra. Ingresso al concerto gratuito (info 055848111, 3486033328).
Quasi da film la storia della predella – la parte inferiore di un quadro o di un mobile – in mostra al Museo di Arte Sacra di Montespertoli (Fi), fino all’8 gennaio 2023. Durante la Seconda guerra mondiale, insieme alla Nascita di Venere e alla Primavera di Sandro Botticelli, alla Madonna di Ognissanti di Giotto e a tante altre opere, fu nascosta per essere al sicuro da eventuali razzie e bombardamenti nella vicina Rocca di Montegufoni, antico baluardo medievale appartenuto alla famiglia Acciaioli. Di bottega fiorentina, la predella – che presenta raffigurazioni delle Storie di San Pier Martire e, nel riquadro centrale, Cristo in pietà – era stata requisita da un convento durante le soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi del 1808-1810 e a metà Ottocento si trovava nella Galleria dei Quadri Antichi e Moderni dell’Accademia di Belle Arti.
«Quest’opera – spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt – è ancora avvolta dal mistero: portarla nel Museo di Montespertoli significa aprirla allo scrutinio degli studiosi e dei curiosi, nella speranza che qualcuno risolva i molti interrogativi ancora aperti. È un’operazione insolita, perché stimola la curiosità e la partecipazione dei visitatori. Le “Terre degli Uffizi” diventano, così, anche un’occasione di dibattito scientifico».
«Dopo i disastri della Seconda guerra mondiale, uno dei padri della Costituzione italiana, Piero Calamandrei – racconta Roberto Riccardo, comandante dei Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale -, dichiarò che ogni opera d’arte perduta nel conflitto era “una zona della memoria che si oscura”. Restituire un bene alla comunità è ridare la luce. Il nostro compito è questo, e vogliamo accenderne ancora tante».
In programma visite guidate in tutti i musei, con ingresso ridotto per i soci Coop dal 20 al 30%.
Info e prenotazioni:
Per prenotare la visita: www.uffizi.it/terre-degli-uffizi
Per info: 0550317740