Il Rinascimento e la street art, il fumetto e la storia della musica, gli artisti affermati e i giovani emergenti: per un’estate all’insegna dell’arte, non c’è che l’imbarazzo della scelta fra le tante proposte in tutta la Toscana. Eccone alcune fra quelle che prevedono il supporto di Unicoop Firenze e/o agevolazioni per i soci.
A Firenze, Palazzo Strozzi ha appena inaugurato il Project Space, un nuovo spazio espositivo dedicato alla produzione artistica contemporanea. Protagonista della prima mostra, fino al 31/8 e a ingresso libero, è la toscana Giulia Cenci, che con “the hollow men” presenta un progetto – che unisce scultura, installazione e disegno – appositamente ideato e realizzato per questo spazio (palazzostrozzi.org).
Tre nuove mostre al Centro Pecci di Prato (centropecci.it) e, a luglio, il ritorno, di fronte all’ingresso del museo, di Prato 88, la scultura monumentale che Mauro Staccioli realizzò appositamente nel 1988 in occasione dell’inaugurazione. L’opera, assente dal paesaggio urbano per quasi un decennio, era stata infatti rimossa durante i lavori di ampliamento del museo conclusi nel 2016: torna così al suo posto uno dei suoi emblemi visivi più amati, una presenza che accoglie e saluta chi attraversa viale della Repubblica.

Veniamo alle mostre.
Fino all’8/9 “Smisurata. Opere XXL dalla collezione del Centro Pecci” presenta opere di grande formato dalla collezione del Centro Pecci, selezionate e allestite dall’architetto Ibrahim Kombarji in dialogo con il team del museo. Unendo opere storiche, spesso pensate appositamente per i grandi spazi del Centro, a produzioni di più recente acquisizione, la mostra offre ai visitatori la possibilità di confrontarsi con creazioni fuori scala.
La seconda mostra vede protagonista l’opera video La marcia dell’uomo di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (fino al 14/9), che racconta di uno sguardo europeo sul Continente africano intriso di pregiudizio e disprezzo, quando non di esplicita violenza. L’opera video all’interno degli spazi del Centro Pecci dà vita a una suggestiva esperienza dello spazio ridisegnato dalle immagini: camminando lungo la sequenza dei tre schermi si attraversa la storia dell’uomo grazie ad un viaggio immersivo che va da fine ‘800 agli anni ‘60.
E infine, fino al 2/11, “Davide Stucchi. Light Lights”, la prima personale dell’artista in un’istituzione italiana. Curata da Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro Pecci, propone sculture realizzate da Stucchi fra il 2019 e il 2025, tutte ispirate al tema della luce, in parte prodotte in occasione della mostra.

Il 4 luglio si apre ad Arezzo Marino Marini. In dialogo con l’uomo, un’antologica con oltre 100 opere fra dipinti e sculture a cura di Alberto Fiz e Moira Chiavarini. La mostra prevede due percorsi che si integrano fra loro. Il primo alla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea con una serie di dipinti insieme a gessi e bronzi, dove viene sottolineato il rapporto tra le figure rappresentate da Marini e quelle di Piero della Francesca, il cui ciclo di affreschi delle Storie della Vera Croce è proprio accanto alla Galleria, nella Chiesa di San Francesco. E il secondo alla Fortezza Medicea con grandi sculture e opere monumentali. Il progetto è reso possibile dai prestiti provenienti dalle due istituzioni che rappresentano l’artista, il Museo Marino Marini di Firenze e la Fondazione Marino Marini di Pistoia. Fino al 2/11 (fondazioneguidodarezzo.com).
Fino al 5/10 il Maec-Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona (AR) (cortonamaec.org) presenta “Cantare il Medioevo. La lauda a Cortona fra devozione e identità civica” che per la prima volta vede riuniti i quattro preziosi laudari cittadini giunti sino a noi. Uno di essi, quello conosciuto come Laudario di Cortona, costituisce ad oggi la più antica raccolta esistente di canti in lingua italiana.
Documenti fondamentali per la nostra storia: le laude – canti spirituali in volgare che a partire dal Duecento si diffusero in tutta l’Italia – testimoniano il costituirsi della lingua italiana, della nascita della poesia in lingua volgare e delle origini della nostra letteratura. In mostra anche una importante raccolta di cantari religiosi, opere come la Croce dipinta della fine del XIII secolo, la tavola con le storie della vita di santa Margherita, e documenti che raccontano il contesto economico, politico e culturale della città fra Due e Trecento.
Migliaia di aquiloni nel cuore di Siena: è l’installazione realizzata appositamente per il Santa Maria della Scala Path to the sky – che dà anche il nome alla mostra, aperta fino al 30/9 – dall’artista americano Jacob Hashimoto.
Una scultura fluttuante – alta diciassette metri, con un volume complessivo di circa quattrocento metri cubi – fatta da migliaia di aquiloni in carta giapponese, che ha trasformato il cortile interno dell’antico ospedale, la “Corticella”, in un ponte ideale fra terra e cielo, invitando i visitatori a sollevare lo sguardo verso un orizzonte più ampio. Curata da Raphaëlle Blanga, la mostra presenta poi una selezione di opere scultoree e pittoriche di Hashimoto che permettono di scoprire l’insieme del suo mondo poliedrico (santamariadellascala.com).
Dai documenti medievali alla grafica contemporanea, a Pisa Palazzo Blu (palazzoblu.it) presenta fino al 9/11 “Sara Colaone. Storia e storie del ‘900 a fumetti”, curata da Giorgio Bacci. In mostra oltre 200 tavole originali tratte da cinque diversi fumetti di una tra le figure più interessanti della scena contemporanea del fumetto e dell’illustrazione, per un viaggio “a figure” nel ‘900, alla riscoperta di marginalità e storie dimenticate – come In Italia sono tutti maschi, che racconta la persecuzione e la deportazione al confino degli omosessuali durante il regime fascista – fra autodeterminazione, memoria, libertà e diritti civili.
E sono spiriti ribelli, ma in più animati da una volontà di rottura con i codici tradizionali dell’arte, i protagonisti di “Banksy & friends. Storie di artisti ribelli”, al Palp – Palazzo Pretorio di Pontedera (PI) (palp-pontedera.it) fino al 9/11. Oltre settanta le opere in mostra, da Banksy – simbolo universale della street art e della protesta visiva – a TvBoy e Mario Schifano, Andy Warhol, Damien Hirst e David LaChapelle, solo per citarne alcuni.
Curata da Piernicola Maria Di Iorio, la mostra è una raccolta di storie “controcorrente” che parlano di vita e di morte, di ingiustizia sociale, di conflitti e identità. A completare la mostra, una significativa presenza di artisti legati al territorio le cui opere dialogano con quelle dei grandi protagonisti internazionali.
E ancora…
C’è tempo poi fino al 20/7 per visitare le fiorentine “Tracey Emin. Sex and Solitude”, dedicata a una delle più famose e influenti artiste nel panorama contemporaneo, con oltre 60 opere, molte delle quali presentate in Italia per la prima volta (a Palazzo Strozzi, palazzostrozzi.org); e, a Villa Bardini, “Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti”, dedicata alla coppia intorno alla quale nel corso del ‘900 si creò un ricco cenacolo di artisti e intellettuali esperti nella critica d’arte (villabardini.it).
Sempre a Firenze visite guidate per i soci al Museo degli Innocenti, dopo un lungo lavoro di riqualificazione, Galleria degli Affreschi (a luglio, il 5, 12, 19 e 26, sempre alle 11; museodeglinnocenti.it); e un tuffo nella cultura scientifica con la mostra “1925-2025: cento anni di storia della scienza a Firenze”, al Museo Galileo fino al 19/10 (museogalileo.it).
Chiusura il 19/10 anche per “Hugo Pratt. Geografie immaginarie”, al Palazzo delle Papesse di Siena, che racconta attraverso circa cento opere l’universo di uno dei più grandi disegnatori (palazzodellepapesse.it).
Prosegue invece fino al 21/12 al Museo del Tessuto di Prato “Tesori di seta. Capolavori tessili dalla donazione Falletti”, che presenta una parte delle opere provenienti da questa consistente raccolta (museodeltessuto.it).