Nico Vascellari a Forte Belvedere
Artista ma anche musicista, performer, direttore artistico delle sfilate di Fendi: Nico Vascellari, classe 1976, fra gli autori più interessanti della scena artistica italiana e internazionale, vincitore di numerosi premi, è il protagonista del progetto espositivo inedito pensato per gli spazi del Forte Belvedere, fra i bastioni che si affacciano su Firenze e l’interno della Palazzina rinascimentale.
Al centro della poetica dell’artista, la relazione tra uomo e natura, fra esistenza e trascendenza. “Melma” – titolo scelto per la mostra inaugurata il 24 giugno e aperta fino all’8 ottobre – la racconta al visitatore attraverso una selezione di opere inedite, concepite appositamente per questa occasione e realizzate con media diversi, dai video proiettati all’interno delle “cannoniere” alle sculture – nove le opere fuse in alluminio installate sui bastioni del Forte -, dal collage alle installazioni al suono. A offrire poi un’ampia panoramica del lavoro di Vascellari, oltre trenta opere collocate nelle sale interne.
A cura di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, promossa dal Comune di Firenze e organizzata da Mus.e, non è che la prima tappa di un più ampio progetto dell’artista per Firenze. Il secondo tempo si svilupperà, in autunno, in diversi luoghi della città. Inaugurazione il 3 ottobre per Fioretto – nella triplice accezione del termine, ossia fioretto come arma, atto di rinuncia e piccolo fiore -, installazione studiata appositamente per l’Arengario di Palazzo Vecchio. Nella stessa giornata l’artista presenterà Alessio, una performance pensata per il Salone dei Cinquecento. Mentre il Museo Novecento ospiterà una selezione di video realizzati dall’artista negli ultimi anni.
Per i soci Unicoop Firenze, ingresso e visite guidate 2×1 (2 biglietti al costo di 1) , così come per gli altri Musei Civici Fiorentini (percorsi museali di Palazzo Vecchio, musei Stefano Bardini e Novecento, Cappella Brancacci – Fondazione Salvatore Romano).
Info musefirenze.it
“Yan Pei-Ming. Pittore di storie” a Palazzo Strozzi
Un percorso di oltre 30 opere per la più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista franco-cinese («Presumo di essere un artista cinese ed europeo – dice – ma sono prima di tutto un artista») Yan Pei-Ming. Dal 7 luglio e fino al 3 settembre, Palazzo Strozzi con “Yan Pei-Ming. Pittore di storie” porta a Firenze le sue tele monumentali che uniscono storia e contemporaneità, esplorando generi diversi, dal ritratto al paesaggio, dalla natura morta alla pittura su temi storici; e la cui ispirazione nasce a partire dal modello di immagini fotografiche estrapolate da fonti diverse, come immagini personali, copertine di giornali, fermi immagine cinematografici o celebri opere della storia dell’arte.
«Il ritratto è il centro del mio universo», dice Yan Pei-Ming. Personali sono certamente quelli che dedica alla madre (Ma mère), e personalissimo è l’autoritratto Nom d’un chien! Un jour parfait, ossia “Porca miseria! Un giorno perfetto”, titolo originato dall’esclamazione di un critico davanti all’opera, trittico monumentale in cui si rappresenta frontalmente, a figura intera, in pose che evocano la crocifissione e scegliendo di impersonare sia Gesù che i ladroni.
Guardano alla storia – «La storia è una tragedia, crudelissima, che travolge l’umanità», – le opere che hanno come protagonisti Putin e Zelensky (vedi foto). La copertina del “Time”, che il 31 dicembre 2007 nominava “persona dell’anno” Vladimir Putin, definendolo Tsar of the New Russia, ha sollecitato Yan Pei-Ming a rappresentarlo in un trittico omonimo, ed è sempre una copertina del “Time”, ma del dicembre 2022, l’ispirazione del trittico Volodymyr Zelensky & the Spirit of Ukraine. Per completare questi trittici si è aggiunta di recente una nuova grande opera (Champ de crânes rouges) in cui innumerevoli teschi – un “campo di crani rossi” – sono immersi nel sangue, come drammatico riferimento agli orrori di tutte le guerre.
E alla storia e all’attualità italiana guardano alcuni dipinti legati a celebri immagini fotografiche, dall’esposizione dei corpi di Benito Mussolini e Claretta Petacci (29 aprile 1945, Piazzale Loreto, Milan), al ritrovamento di Aldo Moro nel bagagliaio di un’auto con Aldo Moro (9 May 1978, Rome), al corpo riverso di Pier Paolo Pasolini all’idroscalo di Ostia (Ostia, due novembre 1975). Perché «l’attualità che racconto – dice Yan Pei-Ming – diventerà un giorno pittura di storia».
Per i soci Unicoop Firenze ingresso alla mostra in convenzione e visite guidate gratuite con il pagamento del biglietto di ingresso il lunedì alle 18.30 e il giovedì alle 19.
Prenotazione obbligatoria: 0552645155, prenotazioni@palazzostrozzi.org; per info: palazzostrozzi.org