Diverse le mostre tutte al femminile che è possibile visitare in questi mesi. “Do not abandon me” e ” impegnano, rispettivamente, il Museo Novecento e il Museo degli Innocenti in un progetto che porta per la prima volta a Firenze e fino al 20/10 le opere di Louise Bourgeois.
Il Museo Novecento celebra una delle protagoniste assolute dell’arte del XX e XXI secolo con una mostra – il cui titolo fa riferimento alla paura dell’abbandono che Bourgeois ha sempre nutrito e che in questo caso si riferisce alla coppia madre-bambino – di quasi cento opere dell’artista, fra cui molte su carta, fra gouache e disegni, oltre a sculture di varie dimensioni, in diversi materiali. Il chiostro del Museo ospita Spider couple (2003), uno dei celebri grandi ragni dell’artista, realizzato in bronzo. Mentre all’Istituto degli Innocenti c’è Cell XVIII (Portrait), un’opera di forte impatto visivo che ben si collega alla storia e collezione degli Innocenti.
Il Centro Pecci di Prato propone fino al 13/10 “Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro”, che riunisce dodici artiste, toscane di origine o di adozione, appartenenti a diverse generazioni e impegnate nella produzione di nuove forme e nuovi immaginari. E, fino all’8/9, “Hide me in your belly”, prima personale in Italia dell’artista cinese Yu Ji: la mostra nasce dal confronto quotidiano con il contesto della città di Prato e gli spazi del Centro Pecci dentro i quali l’artista produrrà nuove opere accanto ad altre già esistenti.
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