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Dallo Spid alla Cie

Come utilizzare le opportunità dei servizi pubblici digitali. Un breve dizionario pratico per orientarsi nel mondo dei servii pubblici digitali

Il certificato è pronto senza code, il cedolino della pensione si scarica da internet, i risultati delle analisi arrivano in un clic. Tutto così semplice? Non sempre, perché nel mondo virtuale sigle e acronimi criptici rischiano di confondere le idee. Per orientarsi abbiamo stilato un dizionario pratico.

Identità digitali

Facciamo un passo alla volta. Per accedere alle centinaia di servizi online della Pubblica amministrazione sono stati sviluppati degli strumenti di identità digitale (Spid, Cie e Cns) al fine di riconoscere, in modo sicuro, ogni utente. In parole povere si tratta di una “chiave unica” che permette al cittadino di aprire le porte di tutti i siti pubblici e di società private abilitate, senza dover ricordare ogni volta tante credenziali diverse. Si va dall’Inps all’Agenzia delle Entrate fino alle Poste.

Otp

Le identità digitali garantiscono diversi livelli di sicurezza. Per quelli più alti, oltre a inserire il nome utente (username) e la parola-chiave d’accesso (password) è necessario immettere anche un codice usa e getta che scade dopo un tempo limitato (Otp, One-Time Password), inviato via messaggio Sms sul telefonino o tramite l’applicazione scaricata sul cellulare. Un modo per controllare che siamo effettivamente noi a eseguire l’operazione.

Spid, verso l’addio?

Lo Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è uno dei metodi di autenticazione più usati in Italia. Può essere richiesto a una dozzina di gestori autorizzati (spid.gov.it) fornendo indirizzo e-mail, numero di cellulare e dati dei documenti. Per il rilascio è necessario inoltre il riconoscimento fisico, di persona o in video collegamento. Fino a poco tempo fa lo Spid era gratuito, ma ultimamente alcuni gestori hanno introdotto costi, mentre il governo ha annunciato l’intenzione di abbandonarlo gradualmente per orientarsi verso modalità gestite direttamente dallo Stato, come la Cie.

Cie e CNS

È la Carta di Identità Elettronica, formato tessera, che ha mandato in pensione la “cugina” cartacea (quest’ultima dal 3 agosto 2026 non potrà più essere utilizzata per l’espatrio). La Cie può essere impiegata per accedere ai servizi online con il Puk, un codice fornito per metà dal Comune al momento della richiesta e per l’altra metà nella lettera spedita a casa. Se è andato perso, si può recuperare agli sportelli comunali o grazie all’applicazione CieID, che riconosce il chip integrato nella carta, avvicinandola ai cellulari compatibili con la tecnologia senza contatto Nfc. La terza alternativa è la Carta Nazionale dei Servizi (Cns), ad esempio la Tessera sanitaria elettronica, però è indispensabile un lettore da collegare al computer.

Anpr

Tra i numerosi servizi da utilizzare con Spid, Cie o Cns, c’è l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr), una banca dati attiva dal 2022 che mette in rete le informazioni di migliaia di Comuni. È possibile stampare un certificato o fare un cambio di residenza direttamente da casa, tant’è che ad oggi quasi 9 milioni di persone hanno richiesto almeno una prestazione anagrafica su anagrafenazionale.interno.it.

Fse

Altra opportunità è il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), una cartella clinica virtuale, dove trovare – fra le altre cose – le ricette per visite e farmaci prescritti dal medico, il libretto vaccinale, i risultati di esami e analisi. In Toscana esistono poi diverse piattaforme per la salute su salute.toscana.it.

PagoPA

È una sigla che compare sempre più spesso sui bollettini e indica la piattaforma nazionale di pagamento per tasse, multe e servizi pubblici. In questo caso non è necessario accedere con identità digitali e aiuta a risparmiare sui costi aggiuntivi. Per importi bassi, usare carte di credito o prepagate sul sito pagopa.gov.it e sull’applicazione IO permette di abbattere fino a sette volte le commissioni rispetto a uffici postali, tabaccai e banche.

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