La paidocosmesi (da paidòs, fanciullo in greco antico) è il settore cosmetico dei prodotti per neonati (da 0 a 6 mesi) e bambini (da 6 mesi a 12 anni), regolato anch’esso dalla normativa europea sui cosmetici, che è molto rigorosa: i prodotti devono superare valutazioni sulla sicurezza e rispettare i requisiti previsti dal Regolamento (Ce) 1223/2009, in attuazione dal 2013, che garantisce che ogni tipo di cosmetico, se usato correttamente, sia sicuro per la salute. Inoltre, il Ministero della Salute svolge un’attività di “cosmetovigilanza” per la raccolta e la valutazione dei dati sugli effetti indesiderati e per la ricerca dei cosmetici contraffatti.
Nel testo di legge ci sono anche indicazioni specifiche sui prodotti per bambini fino ai tre anni, che richiedono più approfondite e dettagliate valutazioni di sicurezza. I paidocosmetici sono formulati nel rispetto dell’equilibrio cutaneo dei bambini, la cui pelle è immatura, diversa da quella dell’adulto. Lo strato corneo, con funzione di barriera, è più sottile; quindi, la pelle è più permeabile agli agenti esterni (irritanti, allergeni, microbi patogeni); la secrezione sebacea è poco attiva, perché le ghiandole sebacee iniziano a funzionare con la pubertà; inoltre il p.H. cutaneo è leggermente superiore.
Queste caratteristiche fanno sì che la pelle del bambino sia più soggetta a disidratazione e secchezza e, quindi, più vulnerabile agli aggressori esterni, comprese le infezioni micotico-batteriche. La cute dei più piccoli ha bisogno di attenzioni speciali anche per il sole, perché i melanociti producono meno melanina.
Come scegliere
Da preferire quelli chiaramente indicati per bambini, ma è comunque difficile valutare le differenze fra un prodotto e l’altro perché le etichette, per rispettare i requisiti di trasparenza e sicurezza, devono riportare gli ingredienti, elencati in ordine decrescente, secondo la nomenclatura Inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients). Questa prevede nomi in latino, in inglese, o ancora con codici; quindi è complesso capire quali siano le sostanze e conoscerne il ruolo nel prodotto.
Gli specialisti consigliano quelli con pochi ingredienti, senza le parole “parfum” e aroma, che servono solo a profumare, quindi inutili e potenzialmente dannosi. Importante è leggere le indicazioni d’uso (per quale parte del corpo e la funzione), le precauzioni e la durata minima che, se manca, è garantita per almeno 30 mesi, a prodotto chiuso. Controllare il simbolo Pao, il disegno di un barattolo aperto, seguito da un numero, che indica la durata, dopo l’apertura.
Essenziale la protezione solare, non solo per mare o montagna ma anche per la normale vita all’aria aperta: è bene quindi acquistare prodotti solari specifici “baby” con fattore di protezione alto (Spf 30-50) o molto alto (50+), meglio se resistenti all’acqua e alla sabbia. Almeno fino ai 3 anni sono consigliabili prodotti ad ampio spettro di protezione, verso raggi Uva e Uvb, meglio se con filtro di tipo fisico, come il biossido di titanio; dopo è possibile usare solari con filtri chimici e fisici, più facili all’uso.
Amici degli animali e dell’ambiente
Non testato su animali: dal 2013 lo sono tutti, c’è il divieto totale di importazione e vendita di cosmetici e dei loro ingredienti testati su animali anche al di fuori dell’Europa. Diversamente dagli alimenti, non esiste una legge internazionale che definisca il cosmetico biologico e/o naturale; ci sono però organismi di controllo e certificazione, enti esterni e indipendenti, che hanno propri disciplinari, a cui si attengono i produttori per ottenere la certificazione dei prodotti.