22 marzo, tenete a mente questa data: è la giornata mondiale dell’acqua istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite per rendere tutti noi più consapevoli dell’importanza di questa risorsa e più attenti ad un uso responsabile. Noi la diamo per scontata ma è un bene sempre più scarso e, ancora oggi, molte persone hanno un accesso limitato a quella potabile, specialmente nelle zone più povere del pianeta.
Il tema giornata 2024 è “Acqua e clima: connettersi”, che evidenzia il legame tra l’acqua e il cambiamento climatico. L’acqua è così essenziale per la vita sulla Terra che senza non potremmo sopravvivere: non solo è vitale per il consumo umano, ma è anche fondamentale per l’agricoltura, l’industria, la produzione energetica e la conservazione degli ecosistemi.
Spreco dell’acqua: perché evitarlo?
In Italia, le risorse idriche ammontano all’incirca a 52 miliardi di metri cubi di acqua. Risorse che, per la metà, vengono assorbite dal settore agricolo, per il 10% dal settore energetico e, per il restante 40% dal settore civile. Settore che non è certo esente dagli sprechi: l’Italia, infatti, è il primo Paese europeo per consumo d’acqua e, addirittura, il terzo nel mondo dopo Stati Uniti e Canada, con un consumo medio giornaliero per persona che va dai 150 al 215 litri al giorno.
Ma dove va a finire tutta l’acqua consumata dagli italiani? Una parte (all’incirca 42 litri di acqua ogni 100 immessi) si perde per strada a causa di impianti vecchi e rotti. Poi c’è l’acqua utilizzata per bere, preparare il cibo, e per gli usi personali, che rappresentano la voce di consumo, e di spreco, più grande: per una doccia, ad esempio, si usano dai 40 ai 60 litri d’acqua, mentre ogni volta che si tira lo sciacquone si consumano almeno 12 litri di acqua.
Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua è il sesto punto dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile promossa dall’ONU. Un obiettivo che deve essere raggiunto a tutti i costi, vista la crescente scarsità di risorse idriche, per il quale tutti si possono impegnare, iniziando a modificare le proprie abitudini quotidiane.
Buone abitudini quotidiane
Tutti possiamo fare qualcosa per preservare l’oro blu, essenziale per la vita sulla Terra. Combattere lo spreco idrico fa bene all’ambiente e al portafoglio perché, riducendo i consumi di acqua, anche le bollette diventano più leggere. Ecco dieci consigli utili nel quotidiano per fare un uso responsabile ed attento dell’acqua e ridurre così la propria impronta idrica.
1. Usare l’acqua solo quando serve
Usare l’acqua solo quando serve è la regola d’oro del risparmio idrico. Spesso, infatti, avendo dispnibilità infinita di acqua, apriamo il rubinetto anche quando non serve o lo teniamo aperto più a lungo del necessario. Acquisire consapevolezza del modo in cui utilizziamo l’acqua è il primo passo da compiere per ridurre gli sprechi e vivere in modo sostenibile.
2. Chiudere sempre il rubinetto
Lasciare il rubinetto aperto durante la pulizia dei denti significa sprecare fino a 30 litri di acqua ogni volta, mentre lasciarlo aperto quando si lavano le mani vuol dire sprecare 6 litri di acqua ad ogni lavaggio. Anche durante la rasatura sarebbe utile chiudere il rubinetto per evitare di sprecare fino a 20 litri di acqua ogni volta.
3. Installare un riduttore di flusso
In commercio si trovano dei dispositivi, economici e facili da installare, che si chiamano frangigetto: aumentando l’aria presente all’interno del getto, fanno in modo che si riduca il flusso di acqua e, di conseguenza, il consumo. Applicando il frangigetto a un rubinetto si può arrivare a risparmiare dal 30% al 50% di acqua.
4. Non lavare i piatti a mano
Per il lavaggio a mano dei piatti a mano si utilizzano circa 40 litri di acqua, contro i 9,5 litri impiegati in media da una lavastoviglie in modalità eco. Per questo motivo, la lavastoviglie è preferibile al lavaggio a mano. Inoltre, anche quando si lavano i piatti a mano, si dovrebbe sempre riempire il lavandino con acqua saponata, da usare per insaponare i piatti e bisognerebbe usare l’acqua corrente solo per il risciacquo.
5. Azionare lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico
Per ottenere un vero risparmio di acqua dall’uso di elettrodomestici come lavastoviglie e lavatrice, però, è importante azionarle solo quando sono a pieno carico.
6. Installare uno scarico wc a doppio pulsante
L’acqua che viene utilizzata dallo sciacquone per pulire il WC è potabile. Ogni volta che lo azioniamo, ne vengono consumati tra i 6 e i 9 litri. Installando uno scarico con doppio tasto, oppure dotato di regolatore di flusso, si può ridurre notevolmente la quantità di acqua utilizzata.
7. Sfruttare le funzioni ecologiche dei tuoi elettrodomestici
I modelli più moderni di elettrodomestici sono dotati di funzioni che contribuiscono a ridurre il consumo di acqua. A partire dal programma Eco, presente in tutte le lavatrici e le lavastoviglie, che consente di consumare la minor quantità di acqua ed energia elettrica.
8. Fare la doccia invece del bagno
Il bagno in vasca comporta uno spreco di acqua non indifferente. Quando è possibile, perciò, meglio preferire alla doccia al bagno: in questo modo si può arrivare a risparmiare dal 50 al 70% di acqua; a condizione, però, di chiudere il rubinetto quando ci si insapona.
9. Riparare subito i rubinetti che perdono
Goccia dopo goccia, si sprecano tanti litri d’acqua: un rubinetto dal quale escono 30 gocce d’acqua al minuto può consumare fino a 200 litri d’acqua in un mese. Se in casa uno o più rubinetti non si chiudono bene, è meglio intervenire subito e riparare il guasto. Per evitare che questi problemi si presentino in altre parti dell’impianto idrico come, ad esempio, lo scarico del wc, è importante anche farlo controllare periodicamente da un tecnico.
10. Lavare le verdure lasciandole in ammollo anziché in acqua corrente
Le verdure devono essere accuratamente lavate e risciacquate ma basta lasciarle a bagno in una vaschetta per un pò e risciacquarle poi velocemente sotto un getto d’acqua per realizzare un notevole risparmio d’acqua: per una famiglia di tre persone è stato calcolato un risparmio di circa 4.500 litri all’anno.