Tra gusto e colore, un “falso frutto” che porta in tavola il rosso. È lei, la deliziosa fragola, buona in tutte le vesti: a fettine e zuccherata, tuffata nello yogurt, sdraiata su un crostata e pure nuda e cruda, mangiata in un boccone. Insieme al verde di spinacini, baccelli e lattughino, arriva anche lei, che si dichiara frutto anche se non lo è. Perché i veri frutti sono qui semini, gli acheni, di cui è puntinata la sua superficie.
Carta d’identità
Della famiglia delle Rosacee, spunta e cresce in diverse varietà: la più diffusa è il cosiddetto “fragolone”, molto produttiva e adattabile. Viene classificata, poi, in relazione alla forma del frutto (piccolo o grande), al tempo di maturazione (precoci, semi-precoci e tardive) e in base alla possibilità di dare frutti più volte durante l’anno (rifiorenti o unifere). Più piccola ma non meno gustosa, è la fragolina di bosco, sorella minore diffusa dal Nord Europa alla Sicilia, dove cresce spontaneamente nei terreni acidi del sottobosco e arriva a maturazione da giugno ad agosto.
Sorelle d’Italia
L’Italia è fra i più importanti produttori di fragole al mondo con coltivazioni che spaziano dal nord al sud. Veneto, Campania ed Emilia Romagna vantano una buona produzione di fragole, come anche il Lazio, dove sono apprezzate la fragola favetta di Terracina (più piccola e dolce) e la fragolina di Nemi, nel Parco Regionale dei Castelli Romani. Il Piemonte vanta la fragola di Tortona e la fragolina di San Mauro Torinese mentre, all’altro capo, in Sicilia spuntano la fragola di Maletto e le fragoline di Ribera e Sciacca, entrambe presidi Slow Food.
In Toscana la provincia di Lucca è il territorio a maggior vocazione regionale: in particolare in Versilia la fragolicoltura rappresenta una produzione storica d’eccellenza. In Europa tra le varietà più note le Camarosa e la Candonga che spazia dalla Spagna al Sud Italia (Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia).
Tutte le virtù
Hanno proprietà antiossidanti, depurative, battericide, diuretiche e lassative e contengono un discreto apporto di sali minerali: potassio, calcio, ferro, sodio, fosforo e magnesio. Sono ricche di vitamine E, B e K. Favoriscono la produzione di serotonina e melatonina, utili per il buonumore, e sono ricche di enzimi che stimolano il metabolismo dei grassi. Contengono molte fibre che regolarizzano l’intestino e favoriscono il senso di sazietà.
Consigli per l’orto
Quando le piantate nell’orto, ricordatevi che vanno d’accordo con porri, aglio, cipolle, lattuga e spinaci, mentre non sono adatte finocchi, patate e cavolfiore.
Gusto in linea con lo smoothie
Per gustarle unendo gola e salute, tante le idee per uno smoothie alle fragole.
– Per uno smoothie esotico (2 bicchieri): tagliare e versare nel mixer 10 fragole, 1 banana, 125 gr di yogurt naturale, 6 cubetti di ghiaccio e frullare alla massima potenza fino a ottenere un composto liscio e cremoso. Versare nei bicchieri, decorare con qualche tocchetto di fragola e servire subito, per evitare che il ghiaccio si sciolga e rovini la consistenza.
– Per variare: preparare la stessa ricetta con yogurt di diversi gusti, come la vaniglia che aggiunge una nota profumata al mix di natura.
– Per i vegan: sostituire lo yogurt con banana ma congelata, che lo rende cremoso e tutto e solo vegetale.