Conti in rosso

Un aiuto dalla Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura

Si chiama sovraindebitamento ed è il fenomeno che colpisce, sempre più, le famiglie, alle prese con conti domestici in rosso e il buco nero dei debiti che impedisce, poi, l’accesso al credito legale. Un tema caldo con cui già dalla crisi finanziaria del 2008, ma ancor più dopo la pandemia, molti italiani si sono dovuti confrontare, con il rischio di incappare nella trappola dell’usura.

Proprio per prevenire questo fenomeno e supportare le famiglie e le piccole imprese, in Toscana è attiva, dal 2005, la Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura che, con 44 centri di ascolto presso le sedi della Misericordia e 190 volontari ex dipendenti di banca, supporta gratuitamente, con fondi del Ministero Economia e Finanze e della Regione Toscana, le persone in difficoltà, concedendo prestiti e garanzie fideiussorie presso le banche.

Una via d’uscita

Si tratta di un’attività delicata e complessa, dalle molte sfaccettature, come spiega Lanfranco Perrone, uno dei volontari dell’associazione: «Operiamo supportando le persone o le piccole imprese artigianali e di famiglia, con un’attività di consulenza e ristrutturazione del loro debito, sia in modo autonomo, attraverso il supporto della loro rete familiare e amicale, sia con un prestito diretto, fino a 30.000 euro, con rimborso in cinque anni, o attraverso un istituto bancario, fino a 200.000 euro, verso cui la Fondazione si fa da garante.

Dei 500 colloqui effettuati nel 2021, in oltre 400 casi abbiamo ripristinato autonomi percorsi di uscita dal debito, mentre in 81 casi abbiamo concesso garanzie, 47 delle quali già finanziate dalle banche, per un totale di 3 milioni e 800.000 euro. Laddove i soggetti hanno una situazione economica che permette l’assunzione di impegni responsabilizzanti, la nostra consulenza e il nostro intervento possono essere lo scalino per riemergere dalla spirale negativa ed evitare di ricorrere al prestito illegale che è, invece, una strada senza ritorno».

Piccoli grandi conti

Non una ma molte cause che, nel budget familiare, si sommano fino al punto da creare un debito insostenibile, come racconta Perrone: «La maggior parte delle richieste del 2021 è legata al contesto pandemico, quali stati di crisi delle piccole imprese, cassa integrazione o perdita del lavoro legata alla pandemia, ma ci sono anche cause “senza tempo”, che sconvolgono in modo improvviso i piani e i budget delle famiglie, come una separazione, una malattia o il gioco d’azzardo che, purtroppo, è un fenomeno massiccio ma sommerso, in cui difficilmente le persone chiedono aiuto e si fanno aiutare, economicamente e psicologicamente».

Accanto a questo tipo di situazioni, di sovraindebitamento definito passivo, c’è anche una ragione attiva che nasce da un uso non corretto del denaro, spiega Perrone: «A volte le persone spendono senza averne veramente la possibilità: pensiamo al fenomeno delle piccole rate mensili, da quella per i mobili all’acquisto di una tv, alla macchina del caffè, che prese singolarmente sono piccole ma, tutte insieme, fanno una somma importante e, nel tempo, un grosso debito».

Prevenire meglio che curare

La prevenzione e l’uso consapevole del denaro sono il primo strumento sul quale la Fondazione lavora: «Al di là dell’emergenza economica legata alla pandemia – afferma Perrone -, il fenomeno dell’indebitamento, purtroppo, è uno dei mali della nostra società consumistica che crea bisogni e una continua spinta emotiva a spendere, senza saper più distinguere cosa effettivamente è necessario.

La prevenzione passa anche per piccole strategie familiari, come ad esempio una tabella dove registrare entrate e uscite, con cui tenere memoria dell’andamento mensile e, poi, annuale. Fra le tante, inoltre, una regola per tutti: non comprare se non puoi pagare. Semplice ma essenziale per avere la misura delle proprie forze».

Info

www.prevenzioneusuratoscana.it
prevusura@gmail.com
0577210286 – 222516
www.facebook.com/prevenzioneusuratoscana

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