Consumare meno, per risparmiare denaro e gas ed evitare razionamenti. Perché dal gas dipende non solo il riscaldamento, ma anche la produzione di energia elettrica – per una fetta del 40% circa del fabbisogno in Italia nel 2021 -. Il piano nazionale presentato all’inizio di settembre porterà una riduzione dei consumi per 5,3 miliardi di metri cubi di gas. Obiettivo raggiungibile anche grazie alla riduzione di 15 giorni del periodo di accensione del riscaldamento e a una regolazione della temperatura a 17°C per gli edifici industriali e artigianali, a 19 per tutti gli altri, abitazioni comprese (con 2°C di tolleranza in più o in meno). Ogni grado in meno consente un risparmio di circa il 7% sulle spese di riscaldamento.
In sala
Usare prese di corrente munite di interruttore per spegnere, la notte o quando si va al lavoro, le spie di stand-by di tv, home theatre e consolle: la luce rossa accesa assorbe una potenza da 1 a 4 Watt (dipende da marca e modello) in 24 ore, fra i 24 e i 96 Wh al mese, per un consumo inutile annuale fra gli 8,7 kWh e i 35 kWh.
Scollegare il computer portatile dalla rete elettrica, per risparmiare corrente e aumentare la vita della batteria.
Sostituire lampadine a incandescenza e alogene, anche se nuove e funzionanti, con quelle a Led: a parità di potenza assorbita, producono luce 5 volte più luminosa e durano di più, 15.000 ore invece delle 7500 delle lampadine fluorescenti e delle 750 delle alogene.
In bagno
Evitare le stufette elettriche: il costo è doppio rispetto a caldaia e termosifoni.
Temperatura dell’acqua sanitaria: in estate abbassarla a 40°C, d’inverno tenerla attorno ai 45. Il bagno in vasca impiega acqua 4 volte di più che per la doccia (120-160 litri a fronte di 35-50 litri per una doccia di 3 minuti, e di 75-90 litri per 5 minuti). Più corta è la doccia meno energia si consuma per riscaldare acqua.
Lavatrice: usiamola sempre a pieno carico, e a 30°C costa il 25% in meno che a 60°C.
In camera
Tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni ostacolano la diffusione del calore. Un pannello riflettente, o anche un semplice foglio di carta stagnola, fra parete e termosifone riduce le dispersioni verso l’esterno.
Schermare le finestre durante la notte con persiane, tapparelle o tende aiuta a ridurre la dispersione di calore. In caso di infissi vecchi aggiungere profili adesivi alle finestre per evitare spifferi.
Di notte spegnere il riscaldamento o abbassare la temperatura del termostato a 16°C, si dormirà anche meglio!
In cucina
Per cuocere: la piastra a resistenza elettrica consuma quasi il doppio di quella a induzione o del fornello a gas.
Il coperchio sulla pentola fa risparmiare il 20% di tempo e gas (o corrente) e produce il 60% di vapore acqueo in meno. Un trucchetto, suggerito anche dal Premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi? Anche se qualche chef storce il naso, quando l’acqua bolle, buttate la pasta, mescolate, coprite e spegnete il gas: la pasta arriverà a cottura senza consumarne altro. È però bene avere delle pentole di buona qualità e non scarseggiare con l’acqua.
Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica maggiore. Ma se è posizionato accanto al forno o in una stanza calda consuma fino al 10% in più.
Ed ancora…
Stirare? L’uso del ferro è una delle attività casalinghe che consuma maggiore energia, come tutte quelle che comportano un riscaldamento di resistenze. In alternativa: stendere bene i panni, tirando la stoffa in modo ridurre le pieghe; non sempre funziona però!
Guardare la tv con la luce spenta, o illuminati da un piccolo abat-jour, aiuta il cuore, grazie all’atmosfera rilassata, e il portafogli.
Le valvole termostatiche per regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni consentono di mantenere la stessa temperatura in tutta la casa, evitando inutili sprechi.
Risparmio al supermercato
Il caro energia si fa sentire forte nelle aziende e nelle attività commerciali, supermercati in primis. Pur non rientrando nella classificazione delle imprese energivore, complessivamente comportano consumi per 12,2 TWh, dovuti principalmente alla gestione della catena del freddo e dei banchi refrigerati. Gli ultimi rincari fanno pesare il costo dell’energia sui conti economici delle imprese di distribuzione dal 3 al 6% (prima era fra lo 0,5 e l’1,5). Alcune azioni virtuose possono essere messe in pratica subito, fra cui lo spegnimento delle insegne luminose durante la chiusura, l’abbassamento dell’illuminazione interna, la regolazione della temperatura degli spazi di vendita.
Bonus
Quello sociale per l’energia elettrica e il gas ha delle limitazioni Isee: tutte le informazioni allo Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente di Arera, numero verde 800166654; www.sportelloperilconsumatore.it, info.sportello@acquirenteunico.it, sportello.energia@pec.acquirenteunico.it