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Presepi in Italia

Storici, monumentali, viventi, di sabbia: i presepi che meritano una gita

In Puglia si usa prevalentemente la cartapesta, in Sicilia la terracotta. Al Nord la carta o il gesso. A Jesolo e Lignano Sabbiadoro la materia prima non manca: è la sabbia. Materiali diversi, in base ai territori, per Natività che sono opere di cultura materiale, nonché attrazioni turistiche e religiose. Fra le più famose, ci sono le statuine di Napoli, la cui produzione si concentra lungo via San Gregorio Armeno, “la strada dei presepi”, e uniscono terracotta e storia, fra sacro e profano, vita e ironia.

Ma è a Greccio, in provincia di Rieti, che bisogna andare per trovare il “primo” fra i presepi. Oggi patrimonio dell’Unesco, fu ideato 802 anni fa da Francesco d’Assisi che, per rievocare la nascita di Gesù, organizzò una rappresentazione vivente in una grotta. Secondo le agiografie, durante la messa sarebbe apparso il Bambinello in carne e ossa: da qui la “nascita” di una tradizione divenuta universale, censita dalla Federazione internazionale amici del presepio, che riunisce 21 associazioni di tutto il mondo (unfoeprae.org/it), e in Italia promossa dall’Associazione italiana amici del presepio (Aiap) e più di recente dall’Associazione nazionale Città dei presepi.

Lungo lo stivale da nord a sud

In Piemonte, nel Biellese, la vita contadina è rappresentata nel Presepe gigante di Marchetto, a Mosso (Valdilana), con oltre 200 statue a grandezza naturale. A Torino, il presepe di Emanuele Luzzati riproduce figure fiabesche di legno e cartapesta.

In Val d’Aosta, a Pontey, il presepe meccanizzato e permanente rievoca la vita contadina degli anni Cinquanta. Nella cappella militare di Forte di Bard si può ammirare “Li Santoun d’Arles”, un grande presepe provenzale.

Andiamo in Lombardia: Manerbio (BS) e Brembo (BG) sono noti per i loro presepi meccanici. Sul Lago Maggiore, il suggestivo Presepe sommerso di Laveno Mombello (VA) è composto da 42 statue a grandezza naturale che, su cinque piattaforme, riemergono dalle acque.

In Trentino-Alto Adige, a Tesero (Val di Fiemme) un centinaio di presepi artigianali con la grande Natività nella piazza centrale. A San Candido (BZ), il paese di Sinner, le sculture lignee della tradizione tirolese.

In Veneto, Jesolo (VE) è rinomata per il già citato presepe di sabbia con statue alte fino a tre metri, opera di artisti internazionali, mentre in Friuli-Venezia Giulia presepi modellati in sabbia sono anche a Lignano Sabbiadoro e Grado (GO), galleggianti in laguna, subacqueo sul lago di Cornino (UD).

In Liguria, alle Cinque Terre, il Presepe luminoso di Manarola vanta ottomila lampadine e centinaia di figure di ferro e plastica riciclata. In Emilia-Romagna, sul Porto Canale di Cesenatico, si può ammirare il Presepe della marineria con figure in legno a grandezza naturale. A Bologna c’è il presepe “a tutto tondo” ritenuto il più antico del mondo, nel complesso di Santo Stefano, risale al XIII secolo e propone ambientazioni d’epoca.

In Umbria, merita una menzione Assisi, con installazioni artistiche  e proiezioni sulle facciate di chiese e palazzi. Mentre nelle Marche Genga (AN) vanta uno spettacolare presepe vivente nelle Grotte di Frasassi. 

Nel Lazio, oltre al già citato presepe vivente nel borgo di Greccio (RI), più precisamente nella Sabina, come a Cantalice, i presepi viventi riportano il Natale alle sue origini. A Roma, o meglio in Vaticano, si visita la Mostra dei 100 Presepi, con opere da tutto il mondo. In Abruzzo e Molise, Guardiagrele (CH) e Agnone (IS), antichi borghi di pietra e montagne innevate fanno da sfondo ai presepi viventi, Rivisondoli (AQ) ne inscena uno a 1300 metri.

In Campania, oltre alle già citate statuine, a Napoli è possibile ammirare i magnifici presepi napoletani del Settecento al Museo nazionale di San Martino o al Museo permanente del Presepe napoletano, nella Basilica di San Paolo Maggiore. Inoltre, Pietrelcina (BN) ospita un presepe vivente in omaggio a San Pio, mentre Panza, frazione di Forio d’Ischia, fa rivivere una “Betlemme isolana” con figuranti vestiti in abiti dell’Impero Romano.

In Puglia a Tricase (LE), il presepe vivente del Monte Orco presenta centinaia di figuranti e scene d’epoca. Le luci della cometa, nei trulli di Alberobello (BA), si fondono con l’architettura del borgo, patrimonio dell’Unesco.

La Basilicata propone il presepe vivente dei Sassi di Matera, dove la pietra millenaria diventa quinta naturale per un’atmosfera unica al mondo. In Calabria ricordiamo il presepe vivente di Aiello Calabro (CS) e, in Sicilia, quello di Custonaci (TP), che rivive nella Grotta Mangiapane, mentre Caltagirone (CT), patria delle ceramiche, ospita uno dei presepi monumentali più belli d’Italia. In Sardegna la via dei presepi ci porta a Lula (NU) e a Oristano, fra statuette in ceramica e suggestive ambientazioni rurali.

A portata di mano

a cura di Caterina Vettori

Cominciamo con una premessa: quella che segue è una selezione arbitraria e riduttiva, non ce ne vogliano i tanti presepi di casa nostra che non citeremo. Questa volta vi suggeriamo, infatti, di andare a Equi Terme (MS), presepe vivente fra le grotte carsiche e il borgo medievale.

A San Giovanni Valdarno (AR) l’associazione culturale Natale nel Mondo presenta la XXII rassegna “Un Natale da favola”, biennale d’arte presepiale con richiamo alle fiabe. Chi vuole ammirarla deve andare dal 6 dicembre al 6 gennaio (venerdì, sabato e domenica), alla Cappella dei Pellegrini, al piano terra della Basilica di Santa Maria delle Grazie, in piazza Masaccio.

A Bettolle (SI) la Pro Loco, in collaborazione con la Compagnia Teatrale Il Bucchero, farà rivivere il Presepe vivente recitato, che animerà le vie del centro storico il 26 dicembre e il 4 gennaio 2026. A Montemignaio (AR), dal 6 dicembre al 6 gennaio, si svolge la seconda edizione di “Presepi in mostra” nelle vie del paese. 

Non è propriamente un presepe, ma a Calenzano (FI) merita una visita la Borsa del giocattolo, l’ultima dell’anno per poter mettere un regalo d’altri tempi sotto l’albero di Natale e trovare anche la statuetta del presepe che mancava. Pastori, paesaggi, capannucce, pecore rigorosamente in gesso prodotti dalle poche centenarie fabbriche ancora esistenti nella Lucchesia. Oppure quelle in plastica degli anni Ottanta, diventate già oggetti da collezione. L’appuntamento è per la mattina di domenica 7 dicembre all’Hotel Delta Florence.

A Forcoli, tra Pontedera e Palaia, in provincia di Pisa, una bellissima mostra permanente del presepe con tanti presepi e statuine dai primi 900 a oggi. La mostra è gratuita.

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