Breve Trama
Protagonista di questo romanzo è Kees Popinga, impiegato modello di Groninga che vive una vita ordinaria al lavoro e in famiglia. Quando scopre che la sua azienda è prossima al fallimento per bancarotta fraudolenta, concepisce che la sua vita di piccolo borghese sta per giungere al termine e che tutto ciò in cui aveva creduto, investito e spinto negli anni sta per sgretolarsi. Decide così di fuggire ad Amsterdam per sedurre Paméla, l’amante del suo capo. Di fronte al suo scherno, la uccide accidentalmente. In fuga, si rifugia a Parigi dove abbandona la sua esistenza borghese per una vita tra prostitute e criminali. Inizia così una fuga rocambolesca in cui la sua esistenza si mescola a delitto, terrore, ebbrezza e lucidità, un viaggio nella sua mente e nella sua ribellione contro le convenzioni sociali.
La citazione degna di nota
[…] torna comodo trattare alla stregua di pazzi coloro che non si è in grado di comprendere.
Le nostre riflessioni
Che cos’è la pazzia? Chi sono le persone normali? Quando possiamo definire una vita ordinaria? Questi e molti altri interrogativi si sono posti i lettori di questo libro.
L’uomo citato nel titolo è Kees Popinga, figura centrale di una narrazione che si sviluppa interamente intorno alla sua parabola esistenziale. In Olanda, conduce una vita assolutamente monotona e rispettosa delle convenzioni: fuma sempre i soliti sigari sulla solita poltrona, va sempre al solito circolo a giocare a scacchi, si veste sempre al solito modo, mantiene un dialogo minimo con la moglie, la figlia e la donna di servizio, svolge il suo lavoro con fredda precisione, guarda con disgusto i bar dove ci si ubriaca e i postriboli frequentati dagli altri uomini. Il suo unico vizio è guardare passare i treni, di notte, chiedendosi chi siano e dove vadano i viaggiatori dietro le luci accese dei vagoni letto. È quindi la vita un uomo qualunque, perfettamente adattato alla normalità, ma che a un certo punto si trova costretto a considerare la falsità delle norme sociali in cui ha vissuto precipitando in una crisi esistenziale e morale. È un uomo che ha subito la vita, invece di viverla davvero: smette di guardare passare i treni e ci sale sopra.
Da qui emerge un personaggio negativo, egocentrico, un freddo calcolatore con un costante bisogno di attirare l’attenzione su di sé: ossessionato dalla fuga, non si sottrae mai allo sguardo altrui, anzi, si espone con disarmante trasparenza alla frenetica ricerca di un riconoscimento per il proprio operato.
Una partita a scacchi in cui cerca di anticipare le mosse del nemico e di riscoprire la propria identità, un’identità che si perde e sfuma nello sfumarsi di quelle certezze che sempre lo hanno accompagnato. Indossa abiti diversi, che lo liberano da sé stesso e lo trasformano in un uomo nuovo, senza vincoli. Eppure, più cerca di raggiungere quel suo estremo opposto e più è inevitabile la caduta rovinosa e fraudolenta.
La narrazione prende avvio con un ritmo pacato, che progressivamente accelera, immergendo il lettore nell’atmosfera tipica del giallo. Le opinioni dei lettori sono state tutt’altro che unanimi, oscillando tra una e cinque stelle: alcuni lo hanno trovato avvincente e scorrevole, per altri è stata una lettura lenta e monotona. È un libro che suscita impressioni contrastanti anche nello stile, ma su un punto tutti concordano: la bellezza della scrittura di Simenon è indiscutibile. Le atmosfere notturne della Parigi invernale, descritte con grande efficacia, accompagnano e amplificano il lento declino del protagonista, le cui vicende iniziano e si chiudono con i treni in un metaforico cerchio della vita.
Questo romanzo, scritto nel 1938, ci ha ricordato sia La Metamorfosi di Kafka che una poesia di Pirandello, La maschera: Simenon esplora l’identità e le maschere che le persone indossano nella vita di tutti i giorni, invitando a riflettere su temi come l’alienazione, il rifiuto sociale, la fragilità dell’identità e la spersonalizzazione dell’individuo.
Allo stesso tempo, il romanzo offre una profonda riflessione sulle convenzioni sociali e sulla monotonia della vita borghese, spingendo il lettore a interrogarsi sul significato autentico della felicità.
Lo consigliamo a...
Chi cerca letture per riflettere.
Chi è interessato alla psichiatria.
Chi ama leggere storie profonde di persone comuni.
Le parole chiave del libro
Identità
Alienazione
Autodistruzione
Fatalità
ipocrisia borghese
treni
taccuino rosso
giornali
scacchi
egoismo
freddezza
