Chi dice e chi tace

La storia è ambientata a Scauri, un paese sul mare in provincia di Latina, negli anni Ottanta. La protagonista del romanzo è Lea, avvocato, la quale rimane sconvolta dalla morte di Vittoria, donna enigmatica che vive con Mara. Vittoria nel corso degli anni è diventata oggetto di attenzione e

curiosità da parte degli abitanti , ma anche di pettegolezzi e giudizi. Lea a poco a poco scopre, parlando con le persone del paese e con personaggi di Roma legati a Vittoria, un po’ della sua storia rimanendo affascinata e incuriosita dalla vita della donna. Mentre cerca di fare luce sulla morte di Vittoria, Lea si confronta con le diverse versioni dei fatti, i segreti e i silenzi degli abitanti di Scauri. Il romanzo diventa così un’indagine sulla verità, ma anche un’esplorazione delle dinamiche di un piccolo paese, dei pregiudizi, delle apparenze e dei legami tra le persone.La morte, le ricordo, scioglie tutti i vincoli, anche quelli matrimoniali. I morti, avvocato Pontecorvo, non sono di nessuno.

Il romanzo non è un giallo in realtà , la morte di Vittoria, donna misteriosa che affascina la protagonista, è solo un escamotage per indagare quella che è la vita e la dinamica di paese, il mistero che si nasconde dentro ogni casa e dietro ogni vita.

Un modo per analizzare quelle che sono le relazioni umane all’interno del paese Lea indaga, fa domande ai suoi concittadini , ai conoscenti e non, ma la realtà sembra sfuggirle e nascondersi dietro le parole e i silenzi degli altri. Altro argomento che viene trattato da Chiara Valerio sono le dinamiche di un piccolo paese, con le sue regole non scritte, i pregiudizi, le dicerie e il senso di appartenenza. Nella sua ricerca di verità ,Lea, non troverà solo, una parte della verità sulla vita della defunta, ma sarà costretta a scavare anche dentro la sua interiorità per sfidare pregiudizi e sentimenti che sono dentro di lei .

Nel complesso il romanzo non ha riscosso molto successo tra di noi nonostante la ricerca interiore e psicologica che la scrittrice si sforza di fare, talvolta in modo caotico e confusionario.

A chi ama i pettegolezzi di paese.