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Nella scuola primaria L.Bruni di Arezzo nasce un nuovo bosco didattico realizzato da Unicoop Firenze

Arrivato al quinto anno, il progetto è una delle proposte educative 2025-2026 della cooperativa, incentrate sui temi dell'ambiente, del ben-essere, della cultura e della solidarietà

Per fare il futuro ci vuole un albero: prende il via, per il quinto anno, il progetto dei boschi didattici realizzati da Unicoop Firenze nell’ambito delle proposte educative 2025/2026 per le scuole toscane.

Il progetto ha fatto tappa questa mattina presso la scuola primaria L. Bruni di Arezzo, con la piantagione del bosco didattico di circa 30 piante messe a dimora nel giardino dell’istituto: all’iniziativa di questa mattina erano presenti i bambini e gli insegnanti della scuola primaria, l’assessore Alessandro Casi del Comune di Arezzo, Sandra Guidelli, Dirigente dell’Istituto Comprensivo Cesalpino di Arezzo e Daniela Ceccarelli, presidente della sezione soci Coop di Arezzo.

Dedicate tematiche attuali ed urgenti come ambiente, solidarietà, cultura e benessere, le proposte educative Unicoop Firenze propongono anche quest’anno il progetto dei boschi didattici realizzati nelle scuole toscane, in collaborazione con il Comune e la locale sezione soci Coop, per trasformare l’area verde intorno alla scuola in un laboratorio di biodiversità: dopo la piantagione di questa mattina, il percorso vedrà interagire i bambini della scuola con il bosco, con l’obiettivo di sviluppare una sensibilità sul tema ambientale e di accompagnare la crescita con attività didattiche e ricreative sviluppate dentro questo nuovo spazio verde. Terminato il percorso didattico, il bosco resterà come patrimonio comune della scuola, per chi la sta frequentando e per chi la frequenterà.

«Il bosco didattico realizzato alla scuola primaria L. Bruni è un esempio concreto di come scuola, istituzioni e realtà del territorio possano collaborare per offrire ai più piccoli occasioni educative legate alla natura, alla sostenibilità e alla cura degli spazi comuni. Un progetto che arricchisce l’ambiente scolastico e che contribuisce a formare una maggiore consapevolezza ambientale nei cittadini di domani. Come Amministrazione, siamo convinti del valore di iniziative come questa, capaci di unire educazione e attenzione al verde urbano», Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo e Alessandro Casi, assessore manutenzione e decoro urbano.

«Il Bosco Didattico è uno spazio educativo vivo, dinamico, in continuo mutamento, dove la natura diventa aula e il tempo si misura con il ritmo delle stagioni. Qui gli alunni potranno osservare da vicino i cambiamenti della natura, sperimentare, esplorare, ma soprattutto imparare i valori essenziali dell’attesa, del prendersi cura e del rispetto – valori sempre più rari in una società che corre, ma che proprio per questo ha bisogno di fermarsi, ascoltare e respirare. Il bosco non è solo un luogo fisico, ma un’esperienza formativa. È un modo per insegnare ai bambini che la crescita richiede tempo, che la bellezza nasce dalla cura e che il rispetto per l’ambiente è rispetto per la vita stessa.  Con il Bosco Didattico, la comunità scolastica, grazie all’intervento della Coop e del Comune di Arezzo, sceglie di investire in un’educazione che unisce scienza, emozione e responsabilità, diventando una palestra di cittadinanza ecologica», Sandra Guidelli, dirigente scolatisca Istituto Comprensivo Cesalpino di Arezzo.

«Per il quinto anno diamo il via al progetto dei boschi didattici che, in questo anno scolastico, vedrà sorgere in dieci scuole toscane nuove aree verdi, preziose riserve di biodiversità che arricchiscono la singola scuola e tutta la comunità. Grazie un modello molto efficace di co-progettazione con le scuole, le pubbliche amministrazioni e le nostre sezioni soci, al quinto anno di progetto contiamo un totale di 68 boschi didattici che hanno valorizzato gli spazi scolastici all’aperto e coinvolto alunne e alunni in attività sensoriali, di ricerca, e riflessione sul tema ambientale. In ogni bosco didattico mette radici una nuova comunità di alberi e, intorno a questi, una nuova comunità di persone: partecipare a questo percorso significa mettere i semi di nuove relazioni, fra le piante, fra le persone e fra i più giovani e la natura, con l’auspicio che questa esperienza lasci un segno nella loro vita da adulti», Tommaso Perrulli, responsabile proposte educative Unicoop Firenze.

«Siamo molto felici di veder sorgere un nuovo bosco didattico nella scuola primaria Bruni: insieme agli alunni e agli insegnanti abbiamo inaugurato questa nuova zona verde che, giorno dopo giorno, crescerà con i ragazzi, accompagnandoli nel loro percorso scolastico. Durante la mattinata abbiamo visto l’entusiasmo e la curiosità degli alunni, pronti a prendersi cura di questo nuovo “compagno di giochi”. Come sezione soci siamo pronti ad accompagnare questo percorso grazie al quale i più piccoli potranno toccare con mano il tema ambientale, in un momento in cui la crisi climatica è la vera emergenza. Ringraziamo l’Istituto Comprensivo e il Comune con cui collaboriamo per portare sul territorio i temi dell’educazione ambientale», Daniela Ceccarelli, presidente della sezione soci Coop di Arezzo.

I numeri

Nel quadriennio 2021 – 202568 boschi didattici realizzati e in fase di realizzazione (10 nel 2025, 10 nel 2024, 16 nel 2023, 16 nel 2022, 16 nel 2021) in 31 Comuni coinvolti.

  • 1.500 piante forestali piantate,
  • circa 1.700 mq di bosco piantato,
  • oltre 340 classi delle scuole primarie coinvolte per un totale di circa 8.500 bambine e bambini attivi nel progetto,
  • dieci ore di proposta educativa/laboratorio che gli alunni di ogni classe hanno passato nella progettazione, piantumazione e cura del bosco didattico,
  • per un totale di 500 ore di progetto nel 2024 e di 3500 ore a livello complessivo, nei cinque anni di progetto,
  • coinvolte le sette province toscane dove opera Unicoop Firenze.

Descrizione

Scoprire il mondo della natura creando un boschetto nel giardino della scuola: un’esperienza di educazione all’aperto dove bambini e bambine possano sperimentare ritmi, tempi e segreti della natura, crescendo insieme e prendendosi cura l’uno dell’altro. Durante questo percorso ci sarà un coinvolgimento diretto in attività sensoriali, di ricerca, condivisione, scoperta e riflessione in piccolo gruppo.

Questa esperienza è pensata per sviluppare affetto, cura e rispetto per la natura e per la comunità. Il progetto permetterà di far acquisire consapevolezza delle trasformazioni stagionali e del concetto di tempo in natura e di allenarsi alla cura delle nuove piante anche attraverso un’esperienza di cooperazione tra pari. 

Come si compone il bosco didattico

Chiamato anche foresta giardino, il Bosco didattico è una coltivazione multifunzione di 25 mq in cui trovano collocazione alberi di prima grandezza, piante da frutto, erbe medicinali, ortaggi e tanto altro, in sinergia con le piante spontanee e gli animali. Gli alberi da frutto sono al piano superiore, mentre al di sotto ci sono arbusti di bacche commestibili, piante perenni e annuali.

Fra le specie individuate per la piantagione del bosco, il tiglio, che, in autunno – inverno, garantisce una pacciamatura naturale in quanto le sue foglie, degradandosi, apportano azoto al terreno. I diversi arbusti da bacca senza spine negli anni permetteranno la creazione di passaggi, cunicoli, percorsi in cui i bambini si immergeranno nel verde, oltre ad altre piante come melograno, corbezzolo, nocciolo, sambuco, ma anche mirto, rosa canina, alloro, timo serpillo, santoreggia e ginepro.

Info: cittadinanzaconsapevole.it

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