
Trama
I protagonisti di questa evocazione storica fatta attraverso documenti d’archivio, foto e storie inventate sono i “troncamacchioni”, briganti della Maremma che tra i primi anni del Novecento e l’avvento del Fascismo si sono dati alla macchia, rifugiandosi nei boschi per sfuggire agli obblighi di leva e alla Grande Guerra e in seguito per sfuggire alle violenze dei picchiatori fascisti che razziavano nei paesi della Maremma per dare la caccia a comunisti e sovversivi. Storie di ultimi diventati ribelli, briganti; talvolta, eroi.

La citazione degna di nota
Se la loro pelle cambia colore, è perché una ferita sanguina come un filone d’ematite. E quando sono vicini fanno scintille, come la pirite quando incontra il nitrato di potassio.

Le nostre riflessioni
Un romanzo storico sulle origini del fascismo vero e sincero come la gente di quei luoghi, figli di una terra dura, ostile, avara con cui hanno convissuto grazie alla forza di spirito e all’ironia.
E il libro colpisce proprio per questo: fa riflettere ma riesce anche a divertire, tratteggiando personaggi con cui non si può non empatizzare, narrando vicende che hanno il sapore di un’epica caciarona, leggera, sprezzante verso gli oppressori. Le origini della Resistenza viste attraverso la lente delle persone comuni che cercano di sopravvivere alla violenza squadrista e di procurarsi il necessario per espatriare, in cerca di una nuova terra dove continuare a vivere e sognare.

Lo consigliamo a...
Agli amanti delle storie sulla Resistenza e a chi cerca uno sguardo diverso sulle tragiche vicende del Ventennio.