In un mondo che sembrava impazzito, dove il rumore era sovrano e la quiete un lusso irraggiungibile, viveva Elisa. Una giovane donna che, nonostante amasse la musica e i suoni della vita, sentiva un profondo bisogno di silenzio.
Elisa lavorava in un ufficio caotico, dove il ticchettio delle tastiere e il vociare dei colleghi creavano un ronzio costante. A casa, la televisione e i dispositivi elettronici riempivano le stanze di suoni. Eppure, più si immergeva in questo frastuono, più sentiva crescere dentro di sé un desiderio incontrollabile di silenzio.
Una sera, stanca e frustrata, decise di scappare dalla città. Si rifugiò in una piccola capanna di legno, immersa in un bosco. I primi giorni furono difficili. Il silenzio era così intenso che sembrava quasi opprimerla. Sentiva il battito del proprio cuore, il respiro, il fruscio delle foglie mosse dal vento. Era un suono nuovo, straniero, che la spaventava. Ma poi, qualcosa cambiò. Elisa iniziò a prestare attenzione ai suoni più sottili: il canto degli uccelli, il gorgoglio di un ruscello, il crepitio del fuoco nel camino. Scoprì che il silenzio non era assenza di suono, ma un’armonia profonda, una melodia composta da infinite sfumature. In quei giorni di solitudine, Elisa imparò a meditare, a concentrarsi sul proprio respiro. Scoprì che il silenzio non era solo esterno, ma anche interno. Era la quiete che trovava dentro di sé, un luogo sicuro dove riflettere e rigenerarsi.
Tornata in città, Elisa si sentiva diversa. Aveva portato con sé un pezzo di quel silenzio, un’oasi di pace che la accompagnava ovunque andasse. Utilizzava cuffie con cancellazione del rumore per creare dei momenti di tranquillità durante la giornata, e dedicava del tempo ogni sera alla meditazione. Elisa capì che il silenzio non era un lusso, ma una necessità. Era il nutrimento per l’anima, il luogo dove le idee potevano fiorire e i pensieri trovare chiarezza. E così, continuò a cercare quei piccoli momenti di quiete, consapevole che in un mondo sempre più rumoroso, il silenzio era il suo tesoro più prezioso.
A cura di Carlo