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Diario di scuola

Diario di scuola

Autore Daniel Pennac

Casa editrice Feltrinelli, 2008

Pagine 241

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Castelfiorentino

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

In questo libro Daniel Pennac affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni, in particolar modo di quelli che vanno male a scuola. L’autore, ex “scaldabanco” lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa dandogli nobiltà, restituendogli anche il peso d’angoscia e di dolore che gli appartiene.

Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell’istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei. E da questo rovistare nel “mal di scuola” che attraversa con vitalissima continuità i vagabondaggi narrativi di Pennac vediamo anche spuntare una non mai sedata sete di sapere e d’imparare che contrariamente ai più triti luoghi comuni, anima i giovani di oggi come quelli di ieri.

La citazione degna di nota

Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia.

Le nostre riflessioni

In questo libro ci accorgiamo come il mestiere di insegnante possa essere paragonabile a quello del genitore, ossia il mestiere più difficile del mondo. Essere insegnante a nostro avviso significa plasmare una materia viva, avere tra le proprie mani piccole creature che da grandi potrebbero fare grandi cose. Molte di noi sono state insegnanti, quindi capiamo a pieno il punto di vista di Pennac; essere dei traghettatori capaci di incanalare gli studenti che brancolano nel buio verso la retta via.

Per fare questo mestiere c’è bisogno di passione, ma oltre a questa vi è anche bisogno di una missione che porti il maestro ad abbattere e sgretolare il muro dell’ignoranza.

Oltre al romanzo di Pennac abbiamo letto anche “Portami il diario. La mia scuola e altri disastri” di Valentina Petri, un romanzo scritto negli ultimi anni che affronta le stesse problematiche. facendo un confronto tra i due libri abbiamo notato che tra la scuola de “il diario di scuola” e quella di “portami il diario” non c’è tanta differenza poiché Il metodo scolastico di oggi sta andando a regredire, anziché progredire. Si tende a portare l’intero sistema scolastico ad un livello di mediocrità, piuttosto che tendere ad un livello di eccellenza che abbia come radici l’inclusione.

A proposito di inclusione, parlando è emersa la situazione drammatica che circonda gli insegnanti di sostegno, figure professionali ai quali manca una specializzazione adeguata per poter fare questo lavoro delicato.

Nonostante ciò, questo libro è la fotografia della bellezza dell’insegnamento, una sfida continua ed un’esortazione a tenere sempre la mente aperta.

Lo consigliamo a...

A tutti gli studenti.
A tutti i giovani insegnanti.

Le parole chiave del libro

Istruzione

futuro

passione

mestiere

ispirazione