Trama
Diciassette racconti brevi di amori appena sbocciati, amori finiti, di dimenticanze, di ossessioni. La sensazione di essere sospesi permane in tutti. I lettori si trovano a sbirciare, questi piccoli spazi di narrazione come se non fossero autorizzati a vederli nella loro completezza. Un amore che è stato e che non può più tornare, un pasticcere con una torta prenotata, un uomo che espone i suoi mobili per venderli, e poi ancora tradimenti e perdono e l’indifferenza di un gruppo di amici che continua a pescare in un fiume dove galleggia un corpo di una ragazza. I lettori sbirciano in attesa che qualcosa accada, come abbandonati proprio sul più bello, sospesi in attesa di un finale che invece non arriva mai.
La citazione degna di nota
[…] E la cosa tremenda, veramente tremenda, ma anche buona, la grazia salvifica, la potremmo definire, è che se a uno di noi succedesse qualcosa – scusatemi se lo dico – insomma, se succedesse qualcosa a uno di noi, mettiamo domani, secondo me, l’altro, l’altra persona, soffrirebbe per un po’, sapete, ma poi il superstite ne uscirebbe e amerebbe di nuovo, si troverebbe presto un’altra persona da amare. E tutto questo, tutto questo amore di cui stiamo parlando, diventerebbe solo un ricordo. Forse neanche quello. Sbaglio?
Le nostre riflessioni
Questo libro ci ha diviso nel giudizio, perché per molti di noi questo tipo di racconti brevi non è risultato soddisfacente e ha lasciato l’amaro in bocca, perché l’autore ci ha abbandonato lasciandoci in molti casi con un senso di insoddisfazione addosso. Altri hanno apprezzato molto questo stile breve, pungente, ricco di azione tipico di questo grande scrittore, che narrando di fallimento o delusioni, riesce a cogliere sfumature di bellezza, disagio e incomprensione in situazioni di vita quotidiana.