Quando si programma un viaggio verso mete tropicali insieme a bambini – specie se molto piccoli -, è fondamentale attivarsi per tempo e pensare alle eventuali vaccinazioni aggiuntive necessarie. «Viaggiare con i figli è un’esperienza bellissima, unisce la famiglia ed è molto formativa per i bambini; ma se non si attuano le giuste misure di prevenzione, può diventare un vero e proprio incubo» spiega Leila Bianchi, pediatra specialista in Malattie Infettive dell’Aou Meyer Irccs.
Da che età si possono portare i bambini in zone tropicali o equatoriali?
Non esiste un’età minima in generale per viaggiare, ma dipenderà dalla zona tropicale che si intende visitare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non portare bambini con meno di un anno in zone dove è presente la malaria.
Come regolarsi con le vaccinazioni?
Innanzitutto è importante essere in regola con il calendario vaccinale del bambino: alcune delle infezioni che si possono contrarre durante un viaggio in un Paese tropicale sono prevenibili con le vaccinazioni del piano vaccinale italiano, come il morbillo, il meningococco, la poliomielite o l’influenza. Per una maggiore protezione e se la partenza è imminente, si possono somministrare contemporaneamente vaccini diversi e anticipare le dosi di richiamo di esavalente, pneumococco e meningococco, mantenendo però sempre l’intervallo minimo di quattro settimane fra un richiamo e l’altro.
Quando occorrono vaccini specifici?
In base al Paese di destinazione ci saranno vaccinazioni raccomandate e obbligatorie. Le prime, come ad esempio epatite A, rabbia, dengue o encefalite giapponese dipenderanno, oltre che dal Paese visitato, anche dal periodo dell’anno in cui avverrà il viaggio, dalla sua durata e dal tipo di soggiorno. Febbre gialla e poliomielite sono obbligatorie per entrare in determinati Paesi ed è necessaria una certificazione internazionale (carta gialla) multilingue, rilasciata solo dai centri di Medicina dei viaggi.
Quali attenzioni contro la malaria?
Bisogna attuare tutte le misure possibili di prevenzione. Per evitare le punture di zanzara, si raccomanda l’uso di vestiti chiari e lunghi, di dormire sotto zanzariere impregnate di permetrina e di applicare repellenti cutanei che possono essere usati già dai 2-3 mesi di età. Bisogna però fare attenzione alle concentrazioni, che non dovrebbero superare il 30% nel caso di bambini molto piccoli.
Come avviene la profilassi con i farmaci?
L’assunzione per via orale di farmaci inizia prima del viaggio, prosegue durante e anche dopo per un tempo che varia in base al farmaco. Quelli per i bambini sono principalmente due, meflochina e atovaquone-proguanil, ben tollerati fin dal primo anno di vita. In caso di febbre nei mesi successivi al rientro, sarà importante segnalare subito al medico il precedente viaggio, indipendentemente dall’aver fatto la profilassi, e sarà necessario un test per la malaria.
A chi rivolgersi e quanto tempo prima di partire?
Per viaggiare sicuri è importante organizzarsi per tempo, circa 2-3 mesi prima. Con i bambini, soprattutto se piccoli, è meglio evitare i viaggi last minute in Paesi tropicali, ma se il viaggio fosse strettamente necessario, è fondamentale una consulenza con il pediatra di famiglia, che potrà indirizzare all’ambulatorio di medicina dei viaggi per le vaccinazioni specifiche. L’ambulatorio pediatrico di salute internazionale, all’interno del servizio di Malattie infettive del Meyer, si occupa di problemi legati alle migrazioni e ai viaggi ed è aperto per la consulenza pre-viaggio.
In pillole
- Essere in regola con le vaccinazioni
- Evitare i viaggi last minute
- Rivolgersi al pediatra di famiglia e poi ai centri specializzati