Scenografico e di grande tendenza, il sushi è un piatto ideale da gustare anche a casa. Sempre più amato, tanto che oggi se ne celebra la giornata internazionale.
Gli ingredienti vengono lavorati a mano in modo da creare piatti colorati, di forma elegante e di odore fresco e invitante. Chi riesce, può mangiare il sushi con le bacchette, ma per noi occidentali è spesso più semplice usare le mani, intingendo i rotolini in salsa di soia insaporita con salse a base di rafano o altri vegetali. Ideale per un aperitivo esotico o una cena in piedi, per fare bella figura con gli ospiti.
Il riso usato è a chicco lungo di dimensioni medio piccole. Si usa quello di varietà japonica ed in particolare quei tipi detti glutinosi, che hanno una consistenza diversa da quelli conosciuti e coltivati in Italia permettendo una maggiore coesione fra i chicchi che al termine della cottura non devono risultare né troppo appiccicosi né troppo secchi. La cottura tipica del riso è a vapore.
Il pesce, usato rigorosamente crudo, può essere di vario tipo anche se tonno e salmone sono i più diffusi. Naturalmente deve essere freschissimo; ma non basta: per legge il pesce deve essere stato congelato per almeno 24 ore se si vuole consumare crudo.
Non si usano molti ortaggi nella preparazione del sushi, piccole strisce di cetriolo sono inserite nel sushi arrotolato (makisushi) che è per gli occidentali il tipo più noto. Molto importanti sono le salse di accompagnamento: salse di soia, a base di rafano e di zenzero sono irrinunciabili.
La verdura fresca può essere però servita a parte: insalate e pinzimoni completano così un piatto bello, poco calorico ma ricco di principi nutritivi utili.
( M.G. e A.P.)