Trama
La vita sa essere beffarda e spesso crudele: Katja con un temporaneo problema alla vista si ritrova infatti a perdere il lavoro come traduttrice e pure il marito. All’improvviso però la solitudine in cui è piombata sembra svanire grazie a due incontri: quello con il Professor Blank, ex-docente universitario sulla sessantina, morto, vestito di tutto punto e dalle maniere impeccabili, il quale incontra Katja per caso, mentre cercava di fare visita alla moglie, questa ancora in vita, che abita proprio vicino alla protagonista; e quello con Armin, che si presenta come pompiere bussando alla porta di Katja dicendo di aver ricevuto la segnalazione di un incendio proprio in quell’appartamento. Entrambe le presenze diventano presto una costante della quotidianità di Katja che con le pillole di dolce saggezza dispensate da Blank e la scomoda irruenza di Armin, con la sua fissazione per il Karate e i film di arti marziali, riuscirà a ridare un senso alla propria vita.
La citazione degna di nota
Ho sempre pensato che la vita fosse un invito intorno a un tavolo con i posti già assegnati. Come se, fosse solo per educazione, dovessimo accomodarci sulla sedia destinata a noi, e pazienza se dall’altro capo del tavolo ci si diverte molto di più.
Ecco, voglio dirle che mi sbagliavo. Non c’è nessun segnaposto.
Le nostre riflessioni
L’autrice ci mette a confronto con l’amore, la perdita, il dolore, il lutto, la solitudine e i nuovi inizi ma lo fa con leggerezza. I personaggi sono bizzarri ed eccentrici, come Blank che è invisibile a tutti tranne che a Katja e si comporta come un vero angelo custode, come se volesse proteggerla e prepararla per affrontare il futuro; una storia di redenzione e superamento del dolore, una storia che fa sorridere e riflettere al medesimo tempo
Le parole chiave del libro
Relazioni
solitudine
incontri
sentimenti
amore
morte
fantasmi