Un 2024 e un febbraio brillanti e… ticchettanti per il Gabinetto Vieusseux di Firenze. C’erano una volta le macchine da scrivere: nella prima sala dell’Archivio Contemporaneo Bonsanti, in Palazzo Corsini Suarez (via Maggio 42), mostra permanente con otto macchine di altrettanti scrittori italiani, “I tasti della poesia. Gli scrittori alla macchina da scrivere” per un tic tic d’autore.
«È un allestimento curato nei dettagli e con il cuore – dice Michele Rossi, direttore del Gabinetto e ideatore della mostra -. Ci sono le Lettera 22 di Pasolini, Fallaci e Montale, le Underwood di Prezzolini, Pratolini e Gadda, la Olivetti M80 di Savinio e la Olivetti elettrica, modernista, di Arbasino». Un’emozione immaginare i proprietari chini sui tasti a creare, senza la possibilità del copia-incolla che oggi fa credere a tutti di essere scrittori.
Accanto alle macchine, oggetti degli autori, «per darne una fotografia – prosegue Rossi – e compiere un gesto poetico in loro omaggio»: per esempio, le sigarette della Fallaci, gli occhiali di Arbasino, la rubrica di Pratolini con i numeri dei grandi del ‘900, il compasso di Gadda, «simbolo della sua maniacale misura per le parole».
Dedicato ai soci Unicoop Firenze
Da febbraio, il giovedì alle 10, i soci possono usufruire di visite guidate gratuite alla mostra e alle altre sale del palazzo che raccoglie dattiloscritti e carteggi, oggetti e biblioteche degli autori (a febbraio, sono visibili quelle di Pasolini e Arbasino).
Per prenotarsi coopfi.info/eventi
Poesia e educazione sentimentale
A febbraio, con ingresso libero dalle 17.30 e fino a esaurimento posti, due cicli d’incontri nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi, “I martedì del Vieusseux”. Iniziati a ottobre e patrocinati dal Comune di Firenze, «con un taglio divulgativo – chiarisce Rossi -, avvicinano alle voci di grandi autori del Novecento che tutt’oggi risuonano in modo vivido».
Nel primo ciclo spazio alla poesia: il 13, Vivian Lamarque (vincitrice fra l’altro dello Strega 2023); il 20, Antonella Anedda (anche saggista e traduttrice, nel 2023 per Garzanti è uscito Tutte le poesie); il 27, Nicola Crocetti (grecista, traduttore, editore).
Gli incontri del ciclo “Donne di troppo” puntano una lente di ingrandimento sul mondo femminile e sulla necessità di un’educazione sentimentale: i sentimenti si imparano, non sono un fenomeno naturale ma culturale.
Il 1° febbraio, “Baciarsi”, con gli antropologi Marino Niola ed Elisabetta Moro.
Il 16, lo psichiatra e psicanalista Vittorio Lingiardi affronterà “Il narcisismo”.
In questo processo di apprendimento, secondo Riccardo Nencini, da febbraio 2023 presidente dell’istituzione fiorentina, un aiuto viene da «scrittura e lettura: avviati come siamo verso l’intelligenza artificiale e timorosi che ci privi di profondità nella conoscenza e nell’interpretazione dei sentimenti, ecco in soccorso care e vecchie abitudini come gli incontri in presenza».
Largo ai giovani
Dopo quasi un anno, il bilancio è lusinghiero, spiega Nencini: «Il Gabinetto è di nuovo riconoscibile nella cultura fiorentina: acquisito il fondo letterario di Campeggi, sono in arrivo quelli di Fallaci e Vangi. In più organizziamo incontri nelle scuole fra scrittori e alunni. Sempre per i giovani, con la Crusca vorremmo redigere un dizionario sui neologismi, mentre per gli studenti americani presenti nel capoluogo un concorso premierà il miglior racconto sulla loro esperienza a Firenze e in Toscana».
Dato che il Vieusseux è più noto all’estero che in Italia, «ecco nuove relazioni – conclude Nencini – con il Centro Leopardi di Recanati, la Biblioteca di Faenza e con Ravenna per Dante, e in prospettiva con l’Accademia Cosentina di Cosenza. Ma non abbandoniamo certo l’“estero”: con una novità tecnologica, l’Avatar di Stendhal in 12 lingue informerà su storia e attività del Gabinetto».
Prenotazioni per visita guidata alla mostra: coopfi.info/eventi