Trama
Uno dei più grandi campioni di tennis di tutti i tempi si racconta senza pudore in un memoir che ha fatto scalpore nel mondo, non solo in quello del tennis.
La citazione degna di nota
“Io odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare”. (pag.1)
Le nostre riflessioni
Sebbene essere appassionati di tennis aiuti molto a contestualizzare le pagine di questo libro non è fondamentale. Quello che emerge, e che più colpisce, è il lato umano del campione, la sua avversione più profonda connessa indissolubilmente all’amore più viscerale per lo sport “più solitario del mondo”.
La storia va oltre il gioco del tennis e gli spunti di riflessione sono molti: la vita in un mondo dorato, le grandi pressioni economiche e psicologiche, il rapporto controverso con il padre, le grandi sofferenze fisiche, l’infinita lotta con se stessi: fantasmi, paure e ossessioni, una lotta che richiede esercizio, disciplina, concentrazione.
Capisce di essere diventato il campione a cui ha sempre aspirato solo quando ammette la sconfitta nella sua vita accettando di non poter sempre giocare il colpo perfetto.
Dal punto di vista stilistico è molto ben scritto anche perché, senza farne mistero, questo libro è stato scritto insieme al Pulitzer J.R. Moehringer.
Un libro che aggiunge qualcosa e non lascia indifferenti.
Lo consigliamo a...
Ad ogni appassionato di tennis, a chi il tennis non lo conosce, a chi cerca un’ispirazione di vita oltre lo sport.
Le parole chiave del libro
Tennis
padre
disciplina
sconfitta
numero uno
accademia
amore
odio