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Le madri non dormono mai

Le madri non dormono mai

Autore Lorenzo Marone

Casa editrice Einaudi, 2022

Pagine 355

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Colle di Val d'Elsa

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

La vita di una madre e di suo figlio in un ICAM (Istituti a custodia attenuata per detenute madri) della Campania. Due vite fragili tra altre vite fragili: donne, uomini, bambini, secondini, psicologhe, persone qualunque, persone nate nel posto sbagliato, persone con problemi e vissuti profondi. Intorno, a contenerle, un luogo che non dovrebbe esistere, eppure per qualcuno è perfino meglio di casa. Uno struggente romanzo corale, un cantico degli ultimi che si interroga, e ci interroga, su cosa significhi davvero essere liberi o prigionieri.

La citazione degna di nota

Te l’ho detto che la gente è cattiva, ma forse non è manco cattiva, è che non se ne fotte di niente, la gente, non se ne fotte se campi o muori, se tieni paura o no, se tieni fame o stai bene. La gente, io ho capito questo, tiene a pensare solo ai cazzi suoi. E però ho capito pure un’altra cosa, che la gente non se ne fotte niente perché non conosce, perché quando incontri una persona e le vuoi bene te ne importa…E quindi penso che bisogna muoversi a incontrare a tutti quanti nella vita perché se no non vuoi bene a nisciuno, ma allora che campi a fare?

 

Le nostre riflessioni

Che cos’è la libertà? Questa è la domanda che rimane dopo aver letto lo splendido libro di Lorenzo Marone. Chi è fuori dal carcere vive davvero senza essere schiavo delle proprie scelte o del proprio destino a volte subito? Chi ha avuto la sfortuna di nascere nel “posto sbagliato” privo di educazione e affetto può trovare nella dimensione “protetta” del carcere una speranza, anche se temporanea?

Le madri e i bambini nell’ICAM riescono ad esprimersi, scoprono di poter instaurare relazioni, amicizie e sopratutto scoprono di potersi fidare di qualcuno.

In questo romanzo c’è tanta disperazione, c’è uno spaccato di un’Italia ignorante, volutamente resa fragile da precise scelte politiche, ci sono tanti personaggi con le loro vite piene di sbagli, sofferenza e violenza. Ma ci sono anche i bambini con la loro sensibilità e innocenza che rappresentano l’unico raggio di luce di un ambiente senza seconde possibilità, e c’è la natura che riesce a riempire di bellezza anche i luoghi pieni di grigiore e orrore.

L’unica critica mossa al libro è che in alcuni punti risulta essere troppo pedagogico e buonista, è come se l’autore volesse insegnarci e spiegarci tutto, avendo anche delle cadute di stile fuori luogo.

Le parole chiave del libro

Libertà

carcere

infanzia

maternità

fiducia

aria

fragilità

solitudine

affetto

amicizia