“Oggi che il senso di appartenenza ad una comunità o categoria sociale sembra definitivamente andare perdendosi e che il concetto di bene comune appare ai più del tutto sconosciuto, un’operazione del genere serve, nel suo piccolo, a mostrare a 360 gradi un’esperienza irrinunciabile come quella cooperativa. Abbiamo bisogno di un istituto come la cooperazione, che è in grado di dare risposte a chi ha bisogni senza lasciare solo nessuno e distribuire benessere a tanti. Lo fa con la forma di un’impresa particolare – da non confondere con le organizzazioni senza fini di lucro e lontana da quella pubblica ma diversa anche da quella privata – che rispetto alle imprese con scopo di profitto non funziona per nulla peggio, offrendo in più vantaggi per l’intera comunità in un equilibrio che tiene conto delle esigenze dei consumatori, dei dipendenti, della cooperativa stessa, dunque in una parola sola di tutte le persone”.
Questo un estratto della presentazione del libro “Mezzo secolo di Unicoop Firenze”, firmato da Andrea Giuntini e realizzato per raccontare i primi 50 anni della cooperativa. Il volume è stato presentato il 29 settembre, nell’ambito degli eventi in calendario durante la mostra per i 50 anni della cooperativa in corso presso la Stazione Leopolda di Firenze.
Alla presentazione, oltre all’autore, Andrea Giuntini, hanno partecipato Roberto Negrini, Presidente Legacoop Toscana e Luca Bagnoli, Presidente dell’Opera del Duomo, che hanno dialogato con l’autore sul lavoro di ricerca e documentazione svolto per realizzare il libro e sui temi della storia, dell’economia e della cooperazione, con particolare riferimento al contesto toscano.
Nelle duecento pagine del libro Andrea Giuntini, già professore di storia economica all’Università di Modena e Reggio Emilia, ha ricostruito le tappe della storia della cooperativa con rigoroso criterio scientifico, andando a spulciare i libri sociali e i tanti documenti di valore storico conservati nell’Archivio storico di Unicoop Firenze, una miniera ricca di testimonianze, libri, fotografie, oggetti, che trova spazio nella sede istituzionale di via Santa Reparata 43 a Firenze.
“Scene da una grande cooperativa di consumo (1973 – 2023)”: questo è il sottotitolo del volume che propone un racconto oggettivo e fedele, basato su documenti, libri sociali, lettere dei soci, e sulle testimonianze di chi, negli anni, ha partecipato alla vita della cooperativa. Dal libro emerge la fotografia di una cooperativa che ha attraversato i cambiamenti della società, cercando di interpretarli al meglio, senza mai adattarsi a qualunque condizione o modello dominante, ma ancorandosi al principio della difesa del consumatore come pilastro imprescindibile del proprio scopo.
Una storia corale in cui le tante persone che hanno lavorato per Unicoop Firenze hanno partecipato attivamente non solo al raggiungimento dei risultati economici, ma anche al perseguimento di una società più equa. Ai tanti interpreti di questa storia collettiva, è dedicato questo libro.
La cooperazione come modello
Il libro nasce dalla volontà di realizzare un necessario strumento di documentazione dei fatti, delle scelte e degli intenti, che hanno contribuito a far diventare Unicoop Firenze quella che è oggi. Chi domani studierà la cooperazione, l’economia e la società della Toscana troverà in questo testo utili riferimenti per comprendere i cambiamenti che hanno segnato la cooperativa e la società negli ultimi decenni.
Dal libro viene fuori una cronaca degli anni della globalizzazione, quelli in cui il mondo della cooperazione ha resistito all’omologazione e a scelte imprenditoriali incompatibili con i valori mutualistici, cercando di individuare in ogni situazione la risposta migliore per garantire a soci e clienti, ma più in generale al territorio in cui opera, un vantaggio comune.
Il modello di consumo sostenuto e perseguito da Unicoop Firenze, le caratteristiche e le differenti tipologie dei supermercati, il particolare rapporto con i soci e il territorio, la valorizzazione delle persone che lavorano in cooperativa, insieme alla crescita della dimensione d’impresa e alla complessità gestionale che questo sviluppo ha generato, rappresentano i temi intorno ai quali si dispiega una narrazione che non perde mai di vista il contesto storico. In un momento così complicato, caratterizzato da crescenti diseguaglianze nelle condizioni di vita e da un senso di incertezza generalizzato, la cooperativa trova ancora più la sua ragione d’essere, lo scopo per cui è nata e cresciuta, cioè consentire a tutti di poter fare la spesa alle migliori condizioni. In questo senso, i 50 anni, appena compiuti e narrati nel libro, possono costituire un terreno di apprendimento, da cui attingere indicazioni che aiutino a orientarsi nel presente e disegnare rotte per il futuro.
Gli eventi alla Stazione Leopolda proseguono fino al 12 ottobre.