Trama
Con questo libro Daniele Mencarelli fa i conti con uno dei sentimenti più intensi: l’amore genitoriale, e lo fa portandoci per mano dentro quel sottilissimo solco in cui convivono, da sempre, tragedia e rinascita.
La citazione degna di nota
Che se a ogni uomo e donna di questa terra dicessero quanto è difficile fare figli normali, nessuno ne farebbe più. Basta un niente, una proteina non assimilata, un enzima che non fa il suo lavoro. La normalità è come un biglietto della lotteria. Invece tutti pensano che sia naturale il contrario.
Le nostre riflessioni
La prima cosa che risalta dalla lettura dei libri di Mencarelli è la sua indiscutibile umanità. La seconda è quanto sia evidente che la scrittura, molto autobiografica, è ciò che lo ha salvato.
Fame d’aria parla di un viaggio sia reale sia dell’animo. Il racconto e lo stile sono sempre molto crudi e soprattutto molto veri: sempre di più risalta il suo talento con le parole dall’uso ben studiato che ne fa, e il risultato è un racconto profondo ma comunque molto scorrevole. Questo aspetto è quello che non ha soddisfatto del tutto alcune lettrici, che sono rimaste quasi deluse da come sembri volare via.
Quello che però è stato chiaro a tutti è che tutti gli scritti di Daniele Mencarelli sono ad elevato impatto emotivo, le storie sempre crude e mai banali, proposte con un realismo ed una poetica disarmanti.
Lo consigliamo a...
A tutti, di tutte le età.
Le parole chiave del libro
Autobiografia
dolore
schiettezza
poesia
speranza