E’ stata inaugurata stamani 23 marzo la mostra che sarà ospitata fino al 2 aprile al Centro dei Borghi sui 160 anni della Società Operaia di Cascina, nata nel 1863 come Società di Mutuo Soccorso per offrire sostegno di tipo sociale e medico ai lavoratori e formare professionalmente i giovani. Nel 1871 l’istituzione della Scuola di Disegno professionale e plastica, divenuta nel 1959 Istituto d’Arte, specializzato in ebanistica e scultura del legno d’eccellenza. Oggi è un’associazione culturale che si occupa di valorizzare il patrimonio storico e artistico legato alla produzione del mobile e alla storia di Cascina. In collaborazione con il Museo della Società Operaia di Cascina Legno e Mestieri.
Al taglio del nastro della mostra erano presenti il vicepresidente della sezione soci, Giorgetti Fabrizio, la presidente Società Operaia Meri Gronchi e il sindaco Michelangelo Betti. Oltre al presidente della sezione soci Paolo Brunetti e molti altri consiglieri della sezione soci.
Un po’ di storia
Istituita formalmente il 31 Dicembre 1863, la Società Operaia di Cascina (Pisa) vide tra i suoi fondatori alcuni esponenti della borghesia cascinese del tempo, capitanati dall’avvocato Leopoldo Galassi, che ricopri’ il ruolo di primo presidente. Nata come Società di Mutuo Soccorso , che aveva tra le sue finalità quella di offrire il sostegno alle classi lavoratici in ambito socio-sanitario e contribuire alla scolarizzazione e alla formazione professionale dei giovani, la Società Operaia di Cascina decise di fondare nel 1871 la Scuola di Disegno Professionale e Plastica. La scuola, divenuta poi nel 1959 Istituto d’Arte, fu l’elemento propulsivo necessario per portare la produzione ebanistica e la scultura del legno a quei livelli di eccellenza che caratterizzeranno Cascina per oltre un secolo, facendola diventare famosa come Città del mobile. Oggi la Società Operaia si è trasformata in associazione culturale ed ha tra le sue finalità, oltre alla realizzazione di mostre, conferenze ed eventi di carattere culturale, la conservazione e la valorizzazione di un prezioso patrimonio storico ed artistico legato non solo alla produzione del mobile ma alla storia di Cascina e alla sua comunità.
L’Archivio storico
L’archivio storico raccoglie tutta la documentazione riguardante la Società Operaia di Cascina a partire dal 1863, data della sua fondazione, ed abbraccia un arco cronologico di circa un secolo. Al suo interno sono conservati, oltre ai verbali, agli atti istituzionali e ad un ricco carteggio, manoscritti relativi alla fondazione della prima biblioteca di cascina, all’istituzione della Scuola d’Are di Disegno Industriale avvenuta nel 1871 e alla Fratellanza Militare. Nel 1965 l’archivio è stato dichiarato dalla Sovrintendenza Archivistica della Toscana di notevole interesse storico “per le notizie relative alla storia ed allo sviluppo della mutualità e della assistenza e per quelle relative alla storia del movimento culturale toscano nella seconda metà del XIX secolo e nella prima metà del XX secolo”.
L’Archivio iconografico
Il ricco archivio iconografico della Società Operaia, oltre a documentare le principali vicende che hanno riguardato il nostro territorio, conserva la memoria storica della produzione ebanistica a Cascina a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Costituito da molte fotografie e da molti disegni di pregio, che vanno dai bozzetti prospettici di studio, alle tavole geometriche, alla riproduzione di elementi di ornato e intarsio, l’archivio costituisce un ricchissimo repertorio dell’attività mobiliera di Cascina. L’archivio iconografico della Società Operaia, racchiude un notevole valore storico e artistico, costituendo un prezioso patrimonio culturale per tutta la comunità.
La biblioteca
Presso la Società Operaia è conservato il primo nucleo della biblioteca storica di Cascina, con volumi del 1700, fondata nel corso dell’Ottocento allo scopo di promuovere l’istruzione e la scolarizzazione delle classi lavoratrici, secondo quei fini mutualistici che costituivano gli obiettivi fondamentali e peculiari dell’associazione.
La Società Operaia, con un barroccio si prodigava ad andare nelle case dei contadini per istruire gli analfabeti. Biblioteca, in parte distrutta durante i bombardamenti della seconda Guerra mondiale, la collezione di libri antichi della Società Operaia è stata in seguito affiancata da un nucleo librario moderno, contenete un’ottima selezione di opere sull’arte e sull’artigianato locali, e da un’emeroteca dedicata alla storia del mobile e dell’arredamento, che annovera anche celebri riviste, quali la Tribuna Illustrata e la Domenica del Corriere.
Il Museo
Nella sede della Società Operaia, oltre ai disegni, ai libri e ai documenti storici, viene conservata una ricca collezione di antichi strumenti impiegati per la lavorazione del legno, oltre ad una selezione di intagli, intarsi, dipinti, foto, video, opere grafiche, sculture e gessi eseguite da artisti locali. Di notevole interesse storico segnaliamo, inoltre, la raccolta di manifesti storici e di materiale miscellaneo dedicato alla storia di Cascina.
Il patrimonio storico-artistico della Società Operaia si è andato ad arricchire nel tempo in seguito a lasciti e donazioni di alcuni fra i più importanti protagonisti della produzione del mobile cascinese e dell’opera meritoria di alcuni nostri Soci che, oltre a contribuire in modo determinate alla raccolta, ne hanno garantito il restauro e la conservazione.